Da Trieste a Cittanova: «Bisogna unire, non dividere»

Il “no” al filo spinato è arrivato dai sindaci istriani, ricevuti in municipio dal primo cittadino del capoluogo regionale Roberto Cosolini
I sindaci istriani ricevuti ieri in Municipio da Roberto Cosolini
I sindaci istriani ricevuti ieri in Municipio da Roberto Cosolini

TRIESTE Un no al filo spinato che divide l’Istria è arrivato ieri dai sindaci di Buie, Edi Andreasic, Grisignana, Claudio Stokovac, Verteneglio, Doriano Labignan e Cittanova, Anteo Milos (per Umago era presente il vicesindaco Mauro Jurman) che ne hanno parlato a Trieste.

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I primi cittadini infatti hanno avuto nel municipio giuliano, accompagnati dalla vice presidente della Contea istriana Giuseppina Raico (presenti anche i sindaci di Muggia Nerio Nesladek e di Dolina Sandi Klun) un incontro (foto) con il sindaco di Trieste Roberto Cosolini.

Mentre si è discusso della cooperazione transfrontaliera in atto e della necessità di accelerare sul progetto del Gect (il Gruppo europeo di cooperazione territoriale "Euregio Senza Confini"), anche Cosolini ha stigmatizzato il “muro”: «Purtroppo ora anche in queste terre vediamo innalzarsi nuovi e preoccupanti muri e sbarramenti, che peraltro non mancheranno di dimostrarsi inefficaci nel fermare persone che vogliono fuggire da guerre, morte e fame. Noi invece vogliamo sempre più unire e integrare». I sindaci istriani in coro hanno parlato di scelta che vede contrarie tutte le popolazioni istriane.

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