Da Trieste a Budapest in cinque ore: aperto un tratto del Corridoio V
Santuz (Autovie) ha provato il percorso in auto: «È stato un viaggio nella nuova Europa»
di Giulio Garau
di Giulio Garau

BUDAPEST Da Trieste a Budapest in meno di 5 ore, poco più di cinquecento chilometri senza mai uscire dall’autostrada, un viaggio sul velluto, senza alcun confine, tra i paesaggi della Mitteleuropa. È più facile che andare a Milano.
Un pezzo importante del Corridoio cinque è già pronto: la slovena Dars ha aperto da un mese, senza tanto clamore (con oltre due mesi di anticipo) il tratto da Maribor a Pince in Ungheria. Da lì il lago Balaton è a un tiro di schioppo. A novembre in Friuli Venezia Giulia, per le infrastrutture che guardano a Est, tutto ad un tratto, è avvenuta una rivoluzione senza eguali: l’apertura della grande viabilità a Trieste che dista solo pochi minuti da Capodistria, ora il collegamento diretto con Budapest. A primavera, nel 2009, la Dars aprirà le gallerie che nella valle del Vipacco collegano Nova Gorica con Ajdussina e Razdrto (sotto il monte Nanos) e ci sarà la connessione con l’autostrada che porta a Lubiana. I mercati del Centro Europa sono a portata di mano già da alcune settimane.
«Oggi ho sperimentato cos’è l’Europa nuova, in cinque ore un’autostrada da Trieste mi ha portato a Budapest, sono passato dalla Slovenia all’Ungheria e non me ne sono accorto, senza che nessuno mi fermasse o mi chiedesse documenti. Signori, un pezzo importante del corridoio cinque è pronto». Le parole di Giorgio Santuz, presidente delle Autovie Venete, pronunciate dal palco dell’Istituto italiano di cultura a Budapest (l’edificio che ospitava ex parlamento ungherese, tra i più belli d’Europa) davanti a oltre 280 imprenditori italiani in Ungheria riuniti per la cena di Natale organizzata dalla Camera di commercio italo-ungherese, hanno suscitato un brusio. Non tutti erano informati che l’autostrada diretta era già aperta da settimane e, ad un tratto, il Friuli Venezia Giulia e l’Italia rappresentata all’evento dal nuovo ambasciatore, Giovan Battista Campagnola (in Ungheria da poco più di un mese) sono diventate vicinissime.
E sono diventati ancora più vicini, da quel momento, anche i già stretti rapporti che l’Ungheria ha con l’Italia. «Siamo il terzo partner per interscambio commerciale di questo paese che ci è amico» ha ribadito lo stesso Campagnola rivolgendosi ai numerosi sottosegretari del governo ungherese presenti alla serata italiana. Lo ha ripetuto anche al presidente della Camera di commercio Italo-ungherese, Alessandro Stricca, un triestino, che assieme al suo staff (triestini e friulani doc come il direttore Pietro Vacchiano) ringraziandolo per il lavoro di tessitura commerciale ed economica ormai fortissimo tra i due paesi.
«Questa è la grande Europa del futuro, una grande patria che si sta ritrovando per cultura ed economia, è la Mitteleuropa – ha aggiunto emozionato Santuz – Mi trovo in questa città che ha una storia comune con le nostre terre, che ha la stessa identità culturale e sto esprimendo quello che tutte le persone che vivono in queste terre sentono da tempo. Mi sento un cittadino di Budapest». Un grande applauso e poi i commenti a margine del presidente. «Mi ricordo ancora quando due anni fa l’ex governatore Riccardo Illy mi aveva chiesto di andare a vedere a che punto sono i lavori di costruzione della Maribor-Pince che collega l’Ungheria.
Avevo incontrato i responsabili della Dars, erano molto avanti. Dovevano aprire nel 2009, sono riusciti a finire due mesi prima. Noi avevamo dato qualcosa come 90 miliardi con i finanziamenti transfrontalieri». Ora, nell’epoca del presidente Renzo Tondo, il secondo Blitz di Santuz che stavolta ha voluto percorrere per primo, personalmente, tutta la Trieste-Budapest.
«La nomina di Tondo a commissario per la A4 ci permetterà di accelerare i tempi – conferma Santuz – con la Villesse-Gorizia si aprirà la seconda bretella del Corridoio 5. Ci prepariamo a trasformarla in autostrada e i cantieri si apriranno nel 2009. Il prossimo anno, in primavera, si aprirà anche la Ajdussina-Razdrto. Mancano pochi mesi, e già allora da Gorizia a Lubiana si arriverà in un attimo e sarà collegata direttamente pure Budapest».
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