Da sogno a realtà: la barca “Fantàsia” torna a solcare le onde all’età di 111 anni

In acqua alla Ocean la storica barca in legno riqualificata su iniziativa di sette appassionati

Il ritorno in mare di Fantasia (Bonaventura)
Il ritorno in mare di Fantasia (Bonaventura)

“Fantàsia” è di nuovo in mare, pronta a sfidare il vento e le onde. La splendida barca a vela costruita interamente in legno ben 111 anni fa in Norvegia e riportata all’originaria straordinaria bellezza da un gruppo di sette appassionati, è stata varata nel primo pomeriggio di ieri, al cantiere “Ocean” di Monfalcone. Una cerimonia semplice quanto suggestiva, salutata dall’applauso delle maestranze e dalla evidente emozione dei proprietari, i “caratisti” presenti: Carina Borlini, Luciana Muzzolini, Giorgio Conventi, Daniele Metus, Guido Perazzetta e Fabio Tesser (Riccardo Dondè non ha potuto partecipare perché impegnato altrove), i quali, quando la chiglia ha finalmente toccato il mare, hanno dato vita a un brindisi del tutto inedito, innaffiandosi reciprocamente con un po’ di spumante.

I “magnifici sette” rimettono in mare il mito di Fantàsia, costruita nel 1914
In piedi Muzzolini, Metus, Borlini, seduti Perazzetta, Tesser, Conventi e Dondè

«La nostra gioia oggi è incredibile - hanno confessato - perché rivedere “Fantàsia” in mare, tirata a lustro, splendida nel suo legno, pronta a ingaggiare le sfide che ci saranno proposte nell’ambito delle vele d’epoca, significa vedere un sogno avversarsi».

L’imbarcazione batte bandiera francese. «Vogliamo omaggiare Albert Weil - ha spiegato Giorgio Conventi, pochi istanti dopo aver dato gli ultimissimi ritocchi di vernice alla chiglia - l’appassionato francese che ne commissionò la costruzione nel 1914». Appena varata, il primo a scendere sotto coperta per controllare la tenuta è stato Daniele Metus, il componente del gruppo riconosciuto come il mago le cui mani hanno riportato il legno di “Fantàsia” allo splendore antico.

Sei dei sette proprietari di fronte a Fantàsia prima del varo Bonaventura
Sei dei sette proprietari di fronte a Fantàsia prima del varo Bonaventura

«Bisogna solo aspettare che il legno assorba l’umidità dell’acqua - il suo commento - poi “Fantàsia”, montato l’albero, sarà pronta per solcare le onde. Finora abbiamo fatto tutti un grande lavoro, adesso dobbiamo farci trovare pronti e vincere le regate alle quali parteciperemo. “Fantàsia” è una barca importante - ha sottolineato - una 10 metri stazza internazionale di cui furono costruiti nel mondo soltanto 23 esemplari. Alle Olimpiadi questa classe fu ammessa solo in due occasioni, nel 1912 e nel 1920. Oggi abbiamo brindato - ha concluso Metus - ma la festa vera e propria è in programma il primo maggio, quando tutti noi sette caratisti vedremo il concretizzarsi di un percorso incredibile che ci ha permesso di riportare in vita una barca di questo tipo».

Il primo maggio “Fantàsia” salperà dal cantiere Ocean per raggiungere Portopiccolo, dove troverà il suo definitivo ormeggio. E sarà tutto il borgo a tributarle il giusto omaggio. —

 

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