Da Sistiana a Savogna con il fuoristrada: ambientalisti in rivolta

Polemiche sul raduno del 10 novembre lungo il percorso della Grande guerra. Sì di Duino, divieto di Doberdò
Di Tiziana Carpinelli

DUINO AURISINA. Con i fuoristrada e i suv dalla baia di Sistiana fino a Savogna e Doberdò, ritornando sull'altopiano di Duino Aurisina dopo un viaggio di 80 chilometri nel cuore del Carso e “anche lungo il percorso della Grande Guerra”, su “strade e sentieri normalmente interdetti alla percorrenza”. Sul web si presenta “ricca di notevoli sorprese” la 6ª edizione del raduno “Alle Porte dell'Est”, iniziativa non competitiva rivolta ai 4x4 che toccherà anche Monfalcone, Ronchi e Sagrado, ma gli ambientalisti, a meno di tre settimane dall'evento, già insorgono. Rischia di diventare un caso, dunque, il raduno di domenica 10 novembre.

E ciò nonostante si siano ottenute tutte le autorizzazioni, in particolare la Valutazione di incidenza ambientale, dalla Regione, per un massimo di 100 veicoli. Ci sarebbe il rischio, infatti, di incorrere in una procedura di infrazione, essendo i luoghi dell'evento inclusi per buona parte nella Rete ecologica europea Natura 2000, ovvero Zona a protezione speciale (Zps). Ma non solo gli ambientalisti di Duino Aurisina protestano, anche i residenti di Doberdò dissentono, tant'è che il sindaco Paolo Vizintin, con l'appoggio unanime della giunta, ha espresso diniego allo svolgimento della manifestazione sul suo territorio, inoltrandolo agli organizzatori, alle Province di Trieste e Gorizia, alla Forestale e ai carabinieri.

E Duino Aurisina? Per la giunta Kukanja "tutto regolare", anzi l'assessore Andrej Cunja sarà al raduno su un mezzo della Protezione civile. «Non c'è motivo d'osteggiare l'evento – sottolinea Vladimir Kukanja – e lo pensano anche le altre municipalità: il sindaco di Monfalcone sarà pure al raduno. Se a qualcuno l'iniziativa dà fastidio a qualcun altro piace: il Comune deve essere super partes. Non si può estremizzare ogni cosa». Concorda Cunja, che conferma il transito per l'Ermada e Medeazza, nonché il via libera delle Comunelle: «I mezzi transiteranno sulle strade bianche e non faranno i fuoripista, poiché non è una gara competitiva. Infine vale la pena considerare che i promotori, l'associazione Nordest 4x4, perseguono nelle loro attività anche fini umanitari, risultando impegnati nella consegna di aiuti alle popolazioni nordafricane».

Ma non tutti la pensano così, Maurizio Rozza, sollecitato dagli ambientalisti, dice invece che “usare un fuoristrada non è il modo corretto per fruire della natura con rispetto”. «Ho informato il sindaco delle mie perplessità - prosegue -, prospettandogli le norme e i vincoli delle Zps. Apprendo con rammarico che ha avuto da consulenti più capaci altre informazioni. Il mio intento primario è di difendere da possibili contenziosi l'ente e la squadra di Protezione civile. Alla luce di quanto accaduto in Val Rosandra credo sia giusto fare tutti gli sforzi per interpretare correttamente le direttive comunitarie e le norme italiane di recepimento della materia legata alla conservazione della biodiversità».

Intanto il sindaco di Doberdò ha espresso «divieto allo svolgimento di qualsiasi attività inerente la manifestazione» nel Comune. Questo perché le stesse attività, «oltre ad arrecare vari fenomeni di inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) al fragile ecosistema carsico, sono assolutamente incompatibili con i costumi, gli usi, le tradizioni e le attività locali (agro-silvo-pastorali, escursionistiche e turistiche) nonché potenzialmente pregiudizievoli per il territorio, l'ambiente, i residenti e la proprietà pubblica e privata». Vizintin è perplesso davanti ai permessi regionali, poiché in altri contesti «a contadini e titolari di terreni sul Carso vengono imposti normalmente vincoli severissimi nelle loro azioni, come pure ai loro mezzi meccanici».

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