Da Roma 2,3 milioni agli esuli e 3,5 alle Comunità italiane
TRIESTE. «In un momento in cui l’Istria viene nuovamente divisa e stavolta drammaticamente dal filo spinato, l’Italia compie un gesto dal forte significato politico a favore del multiculturalismo». In questo modo Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana saluta la nuova potente boccata di ossigeno ricevuta dalla lingua e dalla cultura italiane in Istria, Fiume e Dalmazia e contestualmente delle comunità dei profughi istriani, fiumani e dalmati in Italia. A Roma la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha infatti approvato ieri lo stanziamento di 5 milioni 800mila euro all’anno per i prossimi tre anni per il rifinanziamento delle due leggi del 2001: rispettivamente quelle contrassegnate dai numeri 73 e 72. Come spiega Fabrizio Somma, presidente dell’Università popolare di Trieste, 2 milioni e 300mila euro vengono assegnati alle comunità e alle associazioni degli esuli in Italia, mentre 3 milioni e mezzo vanno agli italiani d’oltreconfine e per la precisione alle 53 comunità (di cui 51 attive) e alla trentina di scuole: una decina di asili nido e materne, 14 primarie e 7 superiori. Ciò annualmente per tre anni consecutivi: il 2016, il 2017 e il 2018. In una nota l’Unione italiana esprime «un ringraziamento particolare agli onorevoli Ettore Rosato, Laura Garavini, Tamara Blazina e Flavia Malpezzi per il fondamentale lavoro svolto in funzione del rifinanziamento delle due leggi. Il rifinanziamento - così la nota - corona gli sforzi della Comunità nazionale italiana in Istria, Fiume, Quarnero, Dalmazia e Slavonia occidentale per il mantenimento della presenza storica, linguistica e culturale nel nostro territorio d’insediamento storico e assicura gli indispensabili strumenti finanziari per il regolare svolgimento delle nostre attività».
«Essenziale il fatto - sottolinea Somma - che stavolta, a differenza di quanto talvolta successo in passato, il finanziamento sia arrivato in tempo per farci programmare l’attività per i prossimi anni. In particolare assicurare la disponibilità dei libri di testo italiani alle scuole, ma anche predisporre le attività culturali e ricreative delle singole comunità. I fondi destinati alle comunità - ha precisato Somma - vanno distribuiti tenendo conto anche della quantità delle attività svolte oltre che del numero degli iscritti». «L’attenzione che ci riserva lo Stato italiano - aggiunge Tremul - è conseguente alla forte opera di sensibilizzazione che abbiamo svolto sul governo anche con l’indispensabile aiuto di alcuni deputati e senatori. Ciò ci consente ora di proseguire nell’opera di rafforzamento e consolidamento delle tradizioni italiane, ma anche dell’affermazione del bilinguismo, guardando anche al coinvolgimento nella nostra attività delle generazioni più giovani».
«È stato un lavoro di squadra fatto all’interno del gruppo del Pd e poi assieme al Governo - il commento del presidente dei deputati del Pd Ettore Rosato - in questo modo siamo riusciti a tutelare le nostre comunità d’oltreconfine, ma anche a finanziare le attività delle associazioni dei profughi. Parallelamente però abbiamo ampliato e dato continuità alle risorse per la comunità slovena in Italia. Tutto ciò testimonia il forte impegno messo da tutto il Pd, ma anche l’interesse che il governo riserva a questi territori». «In situazioni di spending review ottenere un rifinanziamento anche se sulla stessa cifra precedente è un grande successo - aggiunge l’onorevole Tamara Blazina - il primo schema del Governo prevedeva in realtà l’azzeramento di queste poste, ma poi l’impegno del nostro gruppo e dell’onorevole Rosato in particolare ha fatto sì che ci fosse dapprima il parere favorevole da parte della Commissione Esteri e poi quello decisivo della Commissione Bilancio».
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