Da Portopiccolo alla città le cento offerte di lavoro per puntare sulla ripresa

TRIESTE. Nei giorni in cui Trieste ripiomba in zona rossa, con negozi e locali blindati, spunta una serie di notizie che costituisce una luce in fondo al tunnel e testimonia come il tessuto imprenditoriale intenda scommettere sulla ripresa in vista della stagione estiva e oltre. È quella delle offerte di lavoro che spaziano da Portopiccolo alle Noghere, passando ovviamente per il centro città: almeno un centinaio in tutto. Solo le imprese che operano a Portopiccolo, ad esempio, cercano una cinquantina di figure.
«Vogliamo farci trovare pronti per la stagione che verrà, perché non potranno farci restare chiusi per sempre», spiega Carlo Cavandoli della Ppn srl che gestisce l’Hotel Falisia, oltre a 120 appartamenti che vengono affittati in estate e due dei locali che si affacciano sul borgo turistico. «Diverse realtà che operano a Portopiccolo si stanno muovendo per tempo – aggiunge Cavandoli – e anche noi stiamo selezionando personale necessario per la spiaggia».
La Gsa spa che da quattro anni ha in appalto il global service di Portopiccolo ha avviato la selezione (è possibile inviare il curriculum a info@grupposervziassociati.it) per 12 addetti alle pulizie, due addetti al portierato, nonché stewart e addetti al giardinaggio. «Il numero di richieste di lavoro che stanno arrivando per la stagione 2021 è aumentato in maniera esponenziale», precisa Luca Gabriele, facility manager a Portopiccolo per Gsa. Il ristorante Maxi’s, attraverso lo Sportello per l’Impiego della Regione, cerca a sua volta maitre, commis e uno “chef de rang”.
L’apertura di nuovi esercizi pubblici nel centro di Trieste fa scattare invece un’altra serie di richieste. Come quella della Rdn srl, che nei prossimi mesi, emergenza permettendo, ne inaugurerà altri due oltre a rinnovarne un terzo. L’azienda che ha alle spalle imprenditori che operano come detto già in città con altri locali cerca infatti sei cuochi, diversi camerieri e pure salumieri.
«Abbiamo deciso di continuare a scommettere su questo settore e siamo orgogliosi di poter offrire in questo momento così complicato un’opportunità a chi magari ha perso il lavoro», scrive in una nota la società. Si può inviare il curriculum a candidaturets2021@gmail. com. Opportunità arrivano poi dal comparto manifatturiero. L’agenzia interinale Manpower, ad esempio, seleziona operai e operaie per un’impresa tessile che opera alle Noghere. Vivaci pure le proposte di lavoro nel settore dell’edilizia. L’agenzia Randstat cerca invece per Trieste addetti alla pulizia del treni. E il Gruppo Ferrovie dello Stato ha appena selezionato dei capi stazione anche per l’area di circolazione di Trieste.
Nemmeno la grande distribuzione, nei mesi a venire, farà mancare le proprie offerte, sia con la nuova apertura di Aldì in via Fabio Severo che con lo sbarco in città di Cadoro, che sta terminando le selezioni. Coop Alleanza 3.0 cerca quindi un farmacista per il corner salute all’interno del supermercato a Montedoro. «La nostra regione e Trieste in particolare – valuta l’assessore comunale al Commercio Serena Tonel – hanno retto più di altri territori la pandemia, registrando a oggi un minor calo occupazionale. Le abitudini degli acquirenti però sono cambiate, con un interesse marcato per l’e-commerce, e di conseguenza il mercato necessiterà di tutte le professioni correlate».
Per Tonel «sarà importante incentivare la formazione di queste figure, e accompagnare anche le piccole realtà commerciali verso l’innovazione e un cambiamento dei modelli di business». Sui nuovi investimenti in arrivo l’assessore osserva come la pandemia abbia, di fatto, «congelato quello che era un forte sviluppo di Trieste, non solo nel settore turistico. Ora c’è un rallentamento dell’economia che riguarda alcuni settori, ma ci sono anche prospettive che ci fanno credere che, nel momento in cui la pandemia si esaurirà, si riprenderà un forte sviluppo della città: c’è chi sta scommettendo su Trieste».
E ai singoli cittadini che hanno a cuore il tessuto commerciale locale, l’assessore rivolge un appello: «Date una mano ai negozi di vicinato, comprate sotto casa, da chi nei mesi più bui vi è stato di grande supporto».
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