Da Ponterosso a Servola in arrivo le nuove luci
Il Comune ha trovato i soldi nei meandri del bilancio e li ha potuti finalmente girare ad AcegasApsAmga, che a sua volta li trasformerà in nuova pubblica illuminazione. L’interruttore del “fiat lux” municipale s’accende in seguito a una determina firmata dal responsabile del servizio finanziario, Vincenzo Di Maggio, che, in coerenza con le novellate regole di contabilità pubblica, ha “applicato” al bilancio 2016 una quota di avanzo vincolato pari a 1.731.502 euro. In buona sostanza, il ragioniere-capo ha recuperato la copertura finanziaria per alcune poste, la più consistente delle quali riguarda proprio l’opera 13017 relativa all’illuminazione pubblica, che avrà a disposizione 1 milione 600 mila euro.
Lo sblocco delle risorse interviene sul 2015 e si ricollega al contratto di servizio con AcegasApsAmga, in scadenza nel 2019. Un’operazione con una duplice finalità, strutturale ed energetica, in quanto - spiega il direttore dell’Area lavori pubblici Enrico Conte - riguarderà sia le armature che le nuove apparecchiature Led. Con un grado di efficientamento che dovrebbe recare un risparmio pari al 50%: se finora il consumo annuo ammontava a 207 mila kwh, il “new deal” - comunica AcegasApsAmga - consentirà un abbattimento a 95 mila kwh, la qualcosa eviterà che 70 tonnellate di anidride carbonica si spargano nell’atmosfera.
Ampie porzioni della topografia urbana saranno interessate a questa luminosa riqualificazione con 800-900 punti luce: le scelte perimetrano viale XX Settembre, Servola, Chiadino, San Giovanni. Ma, dopo i lavori recentemente conclusi, anche Canal Grande e Ponterosso avranno diritto alla loro parte di nuova ed economica illuminazione. Sarà la zona di viale XX Settembre ad assorbire la maggior quota di investimento con 564 mila euro, circa un terzo del totale. AcegasApsAmga chiarisce che in pratica i quattrini sono appena arrivati dal Comune, quindi occorrerà qualche mese per mettere a punto i progetti esecutivi. Progetti che tra l’altro elimineranno i vecchi pali di cemento armato. Ma ogni ulteriore passaggio che implichi aspetti di pubblico arredo - precisa l’utility - verrà preventivamente valutato sia con il Comune che con la Soprintendenza competente, in modo da giungere alla Conferenza dei servizi, che chiuderà la fase preparatoria dell’intervento, con un quadro progettuale condiviso.
Questa rilevante opera di riqualificazione risponde a una serie di esigenze avvertite sia a livello di amministrazione che di popolazione. Motivi di maggiore economicità del servizio e ragioni di estetica urbana si sommano alla diffusa richiesta di sicurezza.
Non sfugge che una rilevante parte dell’intervento programmato riguarda aree periferiche come Servola, Chiadino, San Giovanni. O zone centrali alberate come l’Acquedotto, con relative adiacenze: quando si parla della zona di viale XX settembre, si comprende una ramificazione viaria piuttosto ampia che raggiunge l’Ospedale maggiore e che serve il Rossetti e la gran parte delle sale cinematografiche cittadine.
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