Da Pirano al polo nautico del Lisert. Il Galeb in restauro per tornare a regatare

MONFALCONEE Galeb, gabbiano in sloveno, non è lo storico yacht di Tito, ma un cutter in legno forse altrettanto famoso: una barca sportiva conosciuta dai costruttori navali come M6, lungo 11 metri, one design ed è uno dei reperti più famosi del Museo del mare di Pirano.
Da ieri (martedì 15 dicembre) è a Monfalcone al polo nautico del Lisert, affidato ai maestri d’ascia Odilo Simonit e Paolo Skabar, che guidano il cantiere AA Custom, e al loro collaboratore Federico Lenardon “erede” artigiano di Carlo Sciarrelli.
AA Custom, l’ultima realtà dei maestri d’ascia a Monfalcone, ha ottenuto il lavoro di ristrutturazione e recupero di questa barca “sei metri stazza internazionale, 11 metri reali” che non solo dovrà tornare ormeggiata all’esterno del museo sulla banchina, ma dovrà essere in grado di navigare e regatare come successo altre volte pure a Trieste.
Non è una semplice barca d’epoca o un reperto da museo, ma un pezzo di storia e un simbolo per la Slovenia. Era stata fatta costruire nel 1936 da Pia e Pino Mlakar, la coppia di ballerini di danza classica slovena più affermata a livello internazionale (tra il 1934 e il 1938 furono direttori di ballo all’Opera di Zurigo).
La coppia di artisti aveva deciso di far costruire la barca sportiva alla Cooperativa di costruzione navale per celebrare la nascita della loro figlia Veronica. Nel 1994 la famiglia Mlakar ha donato il Galeb al Museo del mare di Pirano. Ed ora è stato affidato agli artigiani del cantiere AA Custom per riprendere il mare. Un lavoro che durerà otto mesi, forse un anno e costerà almeno 60 mila euro.
«Bisogna ricostruire l’albero – spiega Odilo Simonit – rinforzare tutte le ordinate, i paramezzali e i dritti di poppa. Dovremo anche togliere la chiglia per rimetterla a nuovo in grado di navigare. Non è solo di un lavoro conservativo, la barca deve tornare a fare regate».
Il Galeb non è in ottime condizioni, è rimasto a lungo ormeggiato nel mandracchio proprio davanti al Museo del mare di Pirano e ora ha bisogno di sostanziose cure. Ma soprattutto delle mani sapienti dei maestri d’ascia che conoscono bene questa imbarcazione. Perché ce ne sono altre due in riparazione nel cantiere AA Custom in questo momento, una di 100 anni e un’altra di 113. —
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