Da piazza Unità a Miramare fra i turisti è magnete mania

Le calamitine da attaccare ad esempio al frigo conquistano chi arriva in città. Se ne vendono almeno 500 al giorno nei negozi di souvenir ma non solo
Lasorte Trieste 12/08/19 - Magneti, Souvenir
Lasorte Trieste 12/08/19 - Magneti, Souvenir

TRIESTE «Non lasciano Trieste senza un magnete». Con il boom turistico è scoppiata la magnete-mania. Di quelle piccole calamite da attaccare il più delle volte sulla porta del frigorifero, e che raccontano di scorci di Trieste e di oggetti che ci rappresentano, in città se ne vendono almeno 500 al giorno.



Dalla calamita che raffigura il castello di Miramare fino a quella con l’alabarda, a quella ancora che racconta degli infiniti modi con i quali a Trieste si può ordinare un caffè. Un business che non è passato inosservato nemmeno all’occhio della grande distribuzione, visto che anche nei punti vendita Despar sistemati nelle zone più appetibili ai turisti – Canale di Ponterosso, via del Teatro Romano, piazza Unità, piazza San Giovanni e all’interno della Stazione Ferroviaria – vicino alle casse sono spuntati espositori pieni di magneti, che riproducono in miniatura bottiglie di Prosecco, di Aperol, una classica moka ma pure il palazzo del municipio triestino.

Lasorte Trieste 12/08/19 - Magneti, Souvenir
Lasorte Trieste 12/08/19 - Magneti, Souvenir


«Non escono dal negozio senza acquistarne uno – raccontano Emanuela e Donata, titolari di Tipicamente Triestino, il negozio di souvenir di via Einaudi – e ovviamente prediligono quelli che ricordano qualcosa di Trieste. Solo in questo negozio ne vendiamo in media 200 al giorno, con picchi anche di mille al giorno quando arrivano molte scolaresche o in giornate clou come la domenica della Barcolana».

Nella Trieste da cartolina la Bora, Miramare e perfino la Ferriera


Dagli studenti in gita ai turisti più pretenziosi, la calamita è un piccolo oggetto apprezzato da tutti, non ingombrante, che può servire come pensierino da portare a casa per parenti o amici, ma pure come ricordo di questo o quel viaggio. E se fino a pochi anni fa se ne trovavano di pacchiana manifattura solo in qualche tabacchino, ora oltre che nei negozi specializzati in souvenir, le calamite fanno capolino ora pure nelle librerie, in aeroporto, come accennato nei supermercati, e persino nei negozi gestiti da commercianti cinesi.

Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Per un magnete a Trieste si spendono dai 2,5 ai 6 euro, dipende dalla qualità. «Teniamo quelli di produzione industriale che si trovano ovunque – spiegano le commercianti di via Einaudi – ma pure delle linee che ci siamo fatte produrre appositamente in pietra del Carso, con i sassi dell’Isonzo o con la riproduzione dei “muli” triestini che stanno avendo molto successo, perché i turisti comprendono come si tratti di oggetti diversi, che raccontano proprio il nostro territorio».

Ed ecco così la simpatica linea di magneti che raffigurano degli asini, a rappresentare appunto i “muli” di Trieste. Un simpatico “witz” che diverte molto i turisti incuriositi da quello strano abbinamento tra l’alabarda e il muso dell’animale. «La semplice calamita con la scritta “Trieste” viene venduta molto – riferiscono da Tipicamente Triestino – ma anche quelle che riproducono scorci della città: piazza Unità, Miramare e il Canale di Ponterosso vanno per la maggiore, molto meno – concludono – invece quelle con San Giusto». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo