Da Monfalcone il viaggio “blindato” delle maxi paratoie

MONFALCONE. È iniziato verso le 21 di ieri il viaggio delle due prime paratoie per il Mose, realizzate a Monfalcone nello stabilimento Cimolai. Caricate su una chiatta lunga 60 metri, trainata dal rimorchiatore Hypsas, le enormi strutture - 20 metri di lunghezza, altrettanti di larghezza e 5 di altezza - arriveranno nella mattinata di oggi a Marghera. Nella zona industriale di Venezia è stata allestita un’apposita area per il deposito di queste e delle altre 21 paratoie - una commessa di oltre 15 milioni - che il gruppo pordenonese Cimolai realizzerà entro l’anno per conto del Magistrato alle acque e del Consorzio Venezia Nuova, cui fa capo il progetto del complesso intervento che permetterà di proteggere Venezia dalle acque alte.

Le operazioni di carico delle due paratoie sono state coperte dal massimo riserbo, quasi si trattasse di apparecchiature di tipo militare. L’accesso al porto è stato consentito solo agli addetti ai lavori: personale della Cimolai, delle ditte impegnate nel trasporto e l’equipaggio dei rimorchiatore. Nessun altro. Vietato entrare per fare fotografie o riprese video. In un primo momento, martedì scorso, pareva non ci fossero problemi per ottenere le autorizzazioni all’ingresso nell’area portuale. Poi, improvvisamente, il Magistrato alle acque di Venezia ha posto il veto.

Tornando alle operazioni di carico, sono iniziate nel primo pomeriggio, dopo che la chiatta era stata zavorrata in modo da allineare il piano di carico con la banchina. Le due paratoie erano già uscite dallo stabilimento, poggiate su alcuni grandi carrelli. Con movimenti lenti e calcolati sono state quindi spostate sulla chiatta, e rizzate adeguatamente. Il tutto si è concluso in serata. Verso le 21, come detto, la partenza per Venezia. (g.p.)

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DELLE PARATOIE DEL MOSE