Da Milano ad Amsterdam: le nuove rotte del Trieste Airport aspettando Go!2025
A sostenere i collegamenti saranno 15 milioni di fondi per la continuità territoriale. E in vista dell’evento si punta ad arricchire l’offerta con voli su Parigi e Istanbul
TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia, visto l’isolamento di lunga data sul fronte dei trasporti, può beneficiare di contributi statali e regionali per attivare collegamenti aerei che, altrimenti, il mercato non riuscirebbe a sostenere. Sul piatto ci sono 14,4 milioni di euro per tre anni, risorse utili a mettere in agenda voli nazionali e internazionali su Trieste Airport. A partire da Milano e Amsterdam.
Le risorse sono stanziate a metà da Roma e dalla Regione. Non a caso ieri, al termine di una seduta di giunta che ha inserito ulteriori 20 milioni nella manovra 2023, l’assessore alle Finanze Barbara Zilli ha informato della posta di 2 milioni di «cofinanziamento per la continuità territoriale dell'Aeroporto regionale». Si tratta della quota Fvg del finanziamento di 4 milioni sul prossimo anno, cui si aggiungeranno 5,2 milioni nel 2024 e 5,2 milioni nel 2025. Con continuità territoriale, come da regolamento comunitario 1008 del 2008, si indicano gli strumenti legislativi che garantiscono i trasporti in aree svantaggiate.
Nel caso del Fvg, sono chiare le criticità di un territorio con collegamenti autostradali e ferroviari non all’altezza. Di qui la previsione di spesa che accompagnerà un iter che dovrebbe essere avviato nelle prossime settimane con la convocazione da parte del presidente Massimiliano Fedriga di una conferenza dei servizi che definirà i dettagli tecnici dell’operazione, a valle della quale ci sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ue di una gara alla quale potranno partecipare le compagnie interessate a volare su Ronchi.
«È il risultato dell’attenzione della Regione a voler cambiare strutturalmente la connettività al territorio e convincere il governo delle oggettive difficoltà dei nostri trasporti, con strozzature significative sia su strada che su rotaia», sottolinea l’amministratore delegato di Trieste Airport Marco Consalvo nel confermare la volontà di riattivare proprio grazie alla continuità territoriale – verosimilmente nella seconda metà del 2023 – il collegamento su Milano perso prima della pandemia «non perché non ci fosse domanda, ma per il fatto che Alitalia lo organizzava in orari inadeguati e a costi troppo alti per l’utenza».
L’ad non si sbilancia sulle altre soluzioni, ma è verosimile che una seconda rotta di interesse possa essere Amsterdam. Tutto questo nel contesto di un passaggio storico fondamentale per lo scalo Fvg che guarda tra l’altro a Gorizia 2025 capitale della cultura come appuntamento di grande valore commerciale. «Non c’è dubbio che per quell’evento ci presenteremo con un’offerta internazionale ben più ampia di quella attuale», assicura Consalvo.
Dal prossimo 3 luglio, novità di giornata ufficializzata da Consalvo e Evelin Jeckel, Acting Network Officer di Wizz Air, la compagnia ungherese collegherà Ronchi e Tirana su un Airbus A321neo da 239 posti con tariffe a partire da 24,99 euro. Ma l’ad anticipa anche che già nel 2023 si passerà dai quattro collegamenti internazionali pre Covid a dieci: ci saranno, oltre al Francoforte, Londra Stansted e Valencia, pure Bruxelles, Barcellona, Dublino, Malta, Belgrado, Tirana, «e si sta facendo di tutto per riaprire quanto prima anche il Monaco».
E si punta a salire a venti per il 2025, «guardando anche agli hub di connessione, e dunque, oltre a Francoforte, Monaco e Roma Fiumicino, anche Amsterdam, Parigi, Londra Gatwick e Istanbul». Uno scenario «che ci può portare al raddoppio delle presenze e che farà di Trieste Airport un supporto chiave per Gorizia 2025».
Oltre ai 2 milioni per i trasporti aerei la giunta ha approvato l’emendamento che stanzia 1,8 milioni per Porto vecchio per attrarre le imprese internazionali legate all'economia del mare. Tra le altre poste, 7 milioni ai Consorzi di bonifica per abbattimento dei costi dell'energia e attività di irrigazione, 4 milioni alle aziende agricole per compensare i maggiori oneri causa incremento dei costi di produzione del latte e 2 milioni ai gestori dei servizi residenziali e semiresidenziali per le persone con disabilità. E ancora, l’esecutivo indirizza un milione per il funzionamento della “in house” Plus spa, 420mila euro al Banco alimentare Fvg per l'acquisto di un immobile per lo stoccaggio e il trasporto delle derrate, 210mila euro per la promozione dell’attività musicale nelle primarie, 100mila euro per l’acquisti da parte delle imprese di carburanti di dispositivi mobili nell’ambito del sistema digitale sconti benzina ed estende infine con 50mila euro la gratuità delle prestazioni di pronto soccorso in codice bianco e di follow up a seguito di infortunio degli operatori di Protezione civile.
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