Da Marilù a Apocalypse Now: a Monfalcone la giornata dedicata a Sua maestà il gatto

MONFALCONE Alla fine il vincitore è sempre lui, il gatto che, a pelo corto o lungo, dal pedigree infinito o frutto di svariatissimi incroci del tutto casuali, giocherellone o più timido, è il vero padrone della casa in cui abita, dopo aver conquistato il cuore della sua famiglia. La quarta edizione del Monfalcone cat show, organizzata in piazza della Repubblica da Astolmodels, per iniziativa dell’amministrazione comunale in occasione della Giornata nazionale del gatto, lo ha confermato, anche se il concorso pomeridiano, aperto anche ai mici di casa, si è chiuso decretando il successo del persiano di Lucrezia Sabo, seguito sul podio dall’abissino Apocalypse Now di Cristina Paiero e dal siberiano di Erika Longhi.
Il Comune ha poi voluto assegnare riconoscimento all’allevamento Nobilgatto di Gianfabio Tomarelli, che ha preceduto il persiano dell’allevamento Di Lufe e il sacro di Birmania di Carla Poletto. Tutti i gatti sono stati però ammirati allo stesso modo dai numerosi appassionati e curiosi che sono entrati nel tendone allestito in piazza. Anche se magari a farsi notare per primi sono stati i giganteschi Maine coon rossi, tigrati e tricolori giunti a Monfalcone con i loro accompagnatori, l’altero siberiano dagli occhi azzurri o i Canadian sphynx dell’allevamento Nobilgatto con il loro profilo alieno, i “meticci” hanno pure strappato sorrisi. Come hanno fatto il tigrato rosso Giustino e la vellutata Marilù, adottati da Michela nel rifugio Zampette cormonesi, la cui attività e i cui ospiti ieri ha voluto far conoscere portando i suoi due ultimi mici a Monfalcone. «Lei è timidissima, ma lui di solito è un gran giocherellone», spiega.
Forse proprio i gatti di casa, di certo non abituati a farsi guardare da occhi sconosciuti e a mettersi in mostra, sono stati quelli a vivere meno bene la novità. Anche un Sacro di Birmania, però, ha deciso di schiacciare un pisolino sotto il suo cuscino, trovando un po’ di privacy. Nella tensostruttura hanno fatto bella mostra di sé anche i ritratti fotografici di centinaia di gatti che i loro compagni umani hanno postato in queste settimane sulla pagina Facebook dedicata, partecipando al concorso indetto dal Comune “Fotografa il tuo gatto”. Uno spazio l’ha trovato anche l’associazione Gati de Monfalcon, che ha avuto modo di illustrare la propria attività e far conoscere i mici adottabili. L’associazione La Cuccia ha invece proposto nella mattinata una nuova apertura della sede di Dobbia e dell’oasi felina di via Bagni nuova a Monfalcone per favorire la conoscenza con i mici suoi ospiti (oltre una sessantina quelli accolti solo nell’oasi). Numerosi i bambini che, accompagnati dai genitori, hanno regalato un mare di carezze a Elio, un gattone rosso recuperato nei pressi del cimitero di Turriaco, dov’è stato abbandonato, e anche a Siam, un giovanissimo e bellissimo gatto nato con dei problemi neurologici e pure in attesa di trovare una famiglia. La Cuccia, come nelle passate edizioni, non ha voluto partecipare all’evento organizzato dal Comune in piazza della Repubblica. «È una precisa presa di posizione: non ci piacciono i gatti in gabbia», afferma la presidente dell’associazione Laura Grassi. «Ne vediamo già troppi per necessità – aggiunge –. Per noi il divertimento è altro: coccolarli, farli giocare e dedicare del tempo ai più sfortunati». —
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