Da manager di successo a indagata: la lunga parabola di Lady Clini
Bella, sveglia, acculturata, ambiziosa, riservata. Chi sa di lei, qui a Trieste, è una stretta minoranza. E, o sa poco, o proprio non dice (il momento d’altronde non è dei più edificanti per parlarci sopra) contribuendo a ispessire l’aura misteriosa da “femme fatale”, chissà poi quanto reale, che la circonda. Per le cronache di queste terre Martina Hauser - la compagna dell’ex ministro e prima ancora storico top-manager del ministero dell’Ambiente Corrado Clini - è stata a lungo una donna sconosciuta. Vi è tornata prepotentemente alla ribalta, e ne avrebbe fatto volentieri a meno, dallo scorso maggio, ovvero nel momento in cui lo stesso Clini è stato arrestato ed è stato così scoperchiato il vaso dell’inchiesta penale a suo carico - in cui figura indagata a sua volta pure lei - sui progetti milionari all’estero pagati dal ministero dell’Ambiente, coi soldi rimasti in parte nelle maglie di conti esteri e società riconducibili proprio a Clini.
Da allora nome, cognome e faccia di Martina Hauser, in foto e video che la ritraggono in particolare accanto al compagno, hanno iniziato a timbrare puntualmente il cartellino sui media nazionali, siti internet compresi, fino al culmine televisivo della dettagliatissima inchiesta giornalistica di Luca Chianca nella puntata di Report di Milena Gabanelli andata in onda l’altra sera. Culmine perché financo l’aggancio più “materiale” di Clini con Trieste - cioè la villa di Duino di proprietà della stessa Martina Hauser, nella quale la coppia è stata vista passare molti ponti festivi e week-end degli ultimi anni - si trova risucchiato nel vortice di denaro e società del presunto sistema Clini di fondi statali destinati appunto a progetti esteri e parzialmente dirottati nelle tasche dell’ex ministro, allora non ancora ministro ma potente direttore generale del ministero dell’Ambiente.
Classe 1968, 21 anni meno del suo attuale compagno, del passato triestino di Martina Hauser si sa che è stata studentessa al Dante (dove ha frequentato le medie) e poi finalista a un’edizione di Miss Trieste. Bella e impossibile, per chi se ne ricorda qualcosa: si narra che in gioventù avesse poche e ben selezionate amicizie, specie nel periodo in cui ha vissuto a Duino, in una casa diversa e meno chic rispetto alla villa in cui sarebbe tornata parecchi anni dopo, stabilendovi appunto la propria seconda residenza. Nel suo curriculum, rimasto sul sito del Comune di Cosenza di cui è stata assessore all’Ambiente dal 2011 fino allo scorso maggio, compaiono una borsa di studio a Cambridge nel 1989 e la laurea con 110 e lode in Economia alla Luiss di Roma nel ’93. Da allora fino al ’96 eccola in Finest, a «capo del Dipartimento per gli investimenti italiani nell’ex Yugoslavia». È l’inizio di una nuova vita al di là dell’Adriatico che la vede diventare moglie di Andjia Jovicevic, ministro dell’Interno del Montenegro finito in disgrazia politica nel 2004 quando l’Ocse lo ritiene responsabile di un complotto ai danni del premier Milo Djukanovic. Proprio nel 2004 il ministero dell’Ambiente, per volontà di Clini, vara la Tfcee, una struttura per attirare in Italia investimenti dai Balcani sul fronte delle energie rinnovabili. Per Hauser è l’inizio di un’altra vita, a fianco dell’uomo forte del Dicastero dell’Ambiente.
@PierRaub
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