Da Lubiana a Trieste la posta impiega un mese
Nell'era dell'email e del cellulare sembrano lontanissimi i tempi in cui una lettera impiegava un mese per percorrere un centinaio di chilometri. Sembrano. Perché per chi vuole spedire una missiva cartacea da Lubiana a Trieste funziona ancora così. Lo denuncia la deputata del Pd Tamara Blazina che, dopo aver constatato di persona questa bizzarria medievale nel raccordo postale fra i due Paesi, ha deciso di indirizzare al governo un'interrogazione in cui chiede conto dei ritardi spropositati.
“Il problema non è nuovo – dice Blazina -. Già due anni fa avevo scritto al direttore centrale delle Poste, che aveva imputato il fenomeno a dei problemi tecnici. Pare che la posta debba prima passare da qualche centro di smistamento per essere reindirizzata qui. Ora però attendo la risposta all'interrogazione per capire dove sta l'inghippo”. Blazina ha deciso di ricorrere allo strumento dell'interrogazione, “di questi tempi un po' abusato in parlamento”, proprio per portare a conoscenza del problema il ministero. Auspicando nella sua soluzione: “In gennaio mi sono arrivate delle lettere che erano state spedite da Lubiana il mese prima – afferma -. Una era un invito ufficiale da parte del parlamento sloveno. E' vero che oggigiorno l'email prevale ed è difficile perdere una comunicazione, però dobbiamo pensare anche alle persone anziane delle nostre parti. Persone che magari hanno un parente a Lubiana e non usano il computer”.
Il problema è tanto più assurdo se si considera il fatto che, ormai da un po', Italia e Slovenia sono parte della medesima architettura transnazionale. Proprio da questo punto parte Blazina nel testo della sua interogazione: “Dopo quasi dieci anni dall'entrata della Slovenia nella comune casa dell'Unione Europea, rimangono tutt'ora purtroppo alquanto effimeri i molteplici tentativi di cooperazione transfrontaliera e programmazione integrata dell'area Nord Adriatica.”
E’ in questo scenario, specifica la deputata, che l’integrazione tra i due lati dell’antico confine continua ad arrancare: «In questo contesto rientrano il tentativo non ancora riuscito dei collegamenti ferroviari tra Trieste e Capodistria, il mancato coordinamento tra i due porti ed una serie di potenzialità inespresse, che limitano di non poco la portata effettiva dell'allargamento della Ue del 2004 e tanto più dell'abbattimento epocale dei confini datato 2007». Il giudizio che Blazina affida al governo, «nella speranza di riuscire ad a ovviare almeno a questo problema» è severo,:Queste semplici considerazioni divengono tanto più significative nella constatazione quotidiana delle situazioni assurde, che permangono come muro invisibile, ma tanto più invalicabile che ancor oggi divide quest'area centroeuropea contermine».
Riproduzione riservata © Il Piccolo