Da Karolina e Luana un tocco femminile sul palco del festival

La presentatrice con il maggior numero di partecipazioni a èStoria resta Anita Kravos, attrice nata a Trieste, goriziana d’adozione, anche se, da tempo, ha scelto Roma quale residenza: in molti l’hann...
Bumbaca Gorizia 25.05.2014 èStoria Karolina Cernic Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.05.2014 èStoria Karolina Cernic Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La presentatrice con il maggior numero di partecipazioni a èStoria resta Anita Kravos, attrice nata a Trieste, goriziana d’adozione, anche se, da tempo, ha scelto Roma quale residenza: in molti l’hanno vista, ad esempio, nel cast de La grande bellezza, il film di Sorrentino, vincitore dell’Oscar. Anita, tuttavia, da qualche anno a èStoria non è più presente per il fitto calendario di impegni che connota la sua agenda.

E così, delle tre presentatrici di èStoria 2018, quella che ha la più lunga militanza è Karolina Cernic, pure lei goriziana residente a Roma. «La mia prima èStoria sarà stata cinque anni fa, assieme ad Anita Kravos – racconta Karolina –. Il festival, certamente, è una delle due realtà cittadine a cui sono maggiormente legata: l’altra è il Premio Amidei. Lo staff organizzativo di èStoria, nel tempo, è un po’cambiato, ma negli anni ho stretto rapporti sempre più intensi con i curatori e i collaboratori della kermesse. Ho poi potuto notare una crescita a livello di spettatori. La qualità? Direi che quella c’è sempre stata». Evidentemente, per Karolina èStoria non può non rappresentare un’esperienza positiva. «Le presentatrici del festival si occupano del “cappello introduttivo” dei vari eventi. Sono, quelle di èStoria, giornate assolutamente impegnative ma decisamente piacevoli. Si stringono rapporti anche con i giovani volontari, con gli studenti e anche con qualche ospite».

Tra gli storici collaboratori del festival si può poi ricordare Luana Laurenti, dipendente della 4 Principia Rerum di Gorizia, la città di Luana, che a èStoria si occupa dal 2016 dell’assistenza al pubblico della tenda Erodoto, la più capiente, con i suoi 400 posti a sedere. «Ho cominciato nel 2013 – dice Luana – facendo la volontaria, quando il compito di gestirci era coordinato da Giorgio Bensa, prematuramente scomparso: in particolare, i miei primi due anni a èStoria mi occupavo prevalentemente della vendita libri. Ora, invece, sono referente della tenda Erodoto. Adoro èStoria. La trovo una vetrina per la nostra città, anche in termini di promozione turistica: si tratta di un festival che fa respirare davvero storia e cultura, a differenza di altre manifestazioni incentrate solo sull’enogastronomia. Inoltre, di èStoria amo l’organizzazione, con, in primis, Adriano Ossola, che ha creato il festival, ed Enrico, Alessia, Paola, Karel, validissimi collaboratori di Adriano». (a.p.)

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