Da Fernetti alle Noghere, la storia infinita
«Confidiamo che tra due anni si delineeranno nell'area delle Noghere le strutture della grande Piattaforma distributiva che conterrà il Mercato ortofrutticolo all'ingrosso, il Mercato ittico e il Centro florivivaicolo». Lo aveva annunciato l'ex assessore allo sviluppo economico Paolo Rovis ai grossisti che nel corso di una conferenza stampa avevano proposto la nascita di un apposito Comitato per fare pressing sul trasferimento. Era il 17 giugno 2008, la miseria di sette anni fa. «Spero che l'inaugurazione del nuovo complesso - aveva aggiunto Rovis - possa avvenire prima della fine del nostro mandato, nel 2011». Per costruire il grande centro all'ingrosso il Comune aveva acquistato dall'Ezit un'area di 60 mila metri quadrati di fronte allo stabilimento di Pasta Zara al prezzo un milione e 84 mila euro più Iva, cifra attinta da parte della vendita di palazzo Modello all'Acegas. Il Comune si era sentito anche nella necessità di dover accelerare i tempi perché chi doveva arrivare in Campo Marzio? Il Parco del mare. Sembra di aver aperto il libro dei sogni di Trieste. In realtà quel’area di fronte a Pasta Zara è stata poi rivenduta perchè quella delle Noghere è stato solo una delle tante puntate finite male sul trasferimento dell’Ortofrutticolo.
Le Noghere dovevano sostituire la precedente ubicazione prescelta, quella di Fernetti. «Ben venga il trasferimento, ma non a Fernetti», avevano ribattuto i grossisti. Opposizione indotta soprattutto da motivi climatici «a causa delle temperature poco favorevoli per la merce - aveva commentato un grossista - ma che innescano anche difficoltà logistiche per gli operatori e i clienti, data la probabilità di frequenti ghiacciate in quella zona.»
Quando nel maggio 2014 la Giunta Cosolini si è indirizzata su via Brigata Casale, così aveva commentato Renato Guercio, rappresentante dei grossisti triestini in Confcommercio: «Sì del Mercato ortofrutticolo in via Brigata Casale ne ho sentito parlare. Ma erano gli Anni Ottanta».
«L’area dell’ex Manifattura Tabacchi, quella sì ci è stata recentemente prospettata - aveva aggiunto Massimo Vitale, presidente dei grossisti del Mercato - e siamo anche stati a fare un sopralluogo. Gran bel posto, spazi adeguati e possibilità di traslocare anche il Mercato ittico. Si è appurato però che l’adeguamento delle strutture sarebbe costato troppo». (s.m.)
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