Dà da mangiare ai gatti randagi: donna di 79 anni condannata a 10 giorni di carcere
Dieci giorni dietro le sbarre per aver dato da mangiare ai randagi. E' quello a cui è stata condannata una pensionata dell'Ohio, condannata per il suo «troppo amore per i gatti». Nancy Segula ha 79 anni e da tempo nutre e si prende cura della colonia di felini che vive nel suo quartiere, a Garfield Heights. Una passione non condivisa dai suoi vicini di casa, che dopo anni di avvertimenti, citazioni e lamentele sono riusciti a far intervenire le forze dell'ordine.
E pensare che tutto è iniziato proprio quando un vicino di casa se ne è andato, lasciandosi alla spalle i due gatti domestici. Nancy ha iniziato prendendosi cura dei mici abbandonati, allargando il suo lavoro ai randagi del quartiere. Un’azione che avrebbe portato sempre più randagi nella zona residenziale: è di questo che l'accusano i vicini che, stanchi della sua passione, hanno denunciato la gattara.
La polizia di Garfield Heights ha spiegato che anche se Segula è stata informata delle preoccupazioni dei suoi vicini, ha continuato a nutrire i felini. Poi è arrivata l'ordinanza della città che proibisce di nutrire i randagi ma lei nonostante tutto ha continuato, mettendo il cibo per i randagi solo nella sua proprietà.
Una azione che ha portato nel 2015 a una prima citazione e, nel 2017, ad una condanna per avere troppi gatti che si aggiravano nella sua residenza. A tutto questo si è poi aggiunta un'ulteriore citazione per «non aver smaltito correttamente i rifiuti animali legati ai numerosi gatti a casa sua e per aver continuato a nutrire i gatti randagi».
Una condanna che la donna ha ovviamente ritenuto «esagerata» e ha vissuto come un attacco nei suoi confronti. «I gatti mi hanno aiutata a superare la morte di mio marito», ha raccontato la donna, che pare si limiti a «nutrire e prendersi cura dei gatti» principalmente fuori da casa, nel giardino e sotto il suo porticato. «Io amo i gatti e mi preoccupo per loro. Ma ai miei vicini non sta bene e mi hanno segnalato alle guardie zoofile».
Anche il figlio di Nancy, Dave Pawlowski, sostiene che la punizione sia troppo dura. «Non riuscivo a credere a quello che mi stava dicendo mia madre. Dieci giorni nella prigione della contea? Non ci potevo credere. Lasceranno che mia madre di 79 anni vada davvero lì?», ha detto esterrefatto. Tuttavia, all'audizione di revisione della scorsa settimana, la donna ha ammesso di continuare a dare da mangiare ai gatti, cosa che ha validato la condanna per «disprezzo della Corte».
L’incredibile storia ha avuto però un lieto fine: il giudice del tribunale municipale di Garfield Heights aveva annunciato di voler riascoltare il caso, nella speranza di determinare una soluzione diversa dalla prigione per la 79enne e così è stato grazie all’intervento di alcune associazioni per la tutela degli animali che si sono volontariamente organizzate per recuperare i gatti presenti nelle vicinanze dell’abitazione della donna, liberando così il vicinato da tutti gli eventuali fastidi. Solo due felini mancano ancora all’appello: uno verrà preso in adozione dalla stessa anziana, mentre l’altro sarà recuperato sempre dalle associazioni. Vista la soluzione del problema il giudice ha così deciso di sospendere la pena detentiva.
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