Da Capodistria al web, giovane informatico incassa 20 milioni con il suo videogioco

La società ha sede nella casa dell’ingegnere, il prodotto  perfezionato dal lavoro di una decina di esperti di vari Paesi

LUBIANA Come guadagnare 20 milioni di euro in un mese? Beh, bisogna essere laureati in informatica, essere bravi, avere molta fantasia e sviluppare un gioco on-line a pagamento; e il gioco, si fa per dire, è fatto. È quanto è avvenuto per Marko Grgurovič, ingegnere informatico, 31 anni, di Capodistria, che assieme a un amico austriaco si è inventato Mordhau, un gioco sul web a pagamento in cui si confrontano due squadre che guadagnano punti spargendo sangue virtuale uccidendo i nemici che incontrano sul proprio cammino. Tutto già visto, verrebbe da dire, ma la grafica in 3D sviluppata dai due amici, i livelli di gioco e lo sviluppo della competizione sono talmente accattivanti da avere catturare in poco più di 30 giorni oltre un milione di “ammazzasette” on-line.

L’avvio della start up è avvenuto tra il sempre più diffuso financial sharing ossia con il metodo Kickstarter con il quale in sole 24 ore l’idea aveva già guadagnato 80 mila dollari, mentre alla fine di questa fase la somma racimolata è stata di 300 mila dollari. Un gruzzoletto non male, ma che diventa una goccia nell’oceano dei ricavi che si stanno riversando sui due “inventori”. Il sistema operativo di Mordahu il giovane ingegnere informatico capodistriano ha iniziato a svilupparlo già nel 2014 e il successo, dunque, non è arrivato improvviso dal giorno alla notte, come spiega alle Primorske Novice lo stesso Grgurovič. Il tutto ha avuto inizio dopo che la grafica ha raggiunto i livelli del 3D e dopo un’accurata attenzione anche alla musica e agli effetti sonori. Un lavoro di gruppo che ha allargato il nucleo iniziale dei due pionieri a una decina di giovani sviluppatori sparsi per il mondo, in Austria, in Germania, in Spagna, in Danimarca, in Svezia, in Polonia e in Canada, da dove grazie ai loro “uffici” in rete sono collegati con la società Triternion, registrata da Grgurović presso il proprio domicilio a Capodistria.

Mordhau ha esordito sul mercato virtuale il 29 aprile scorso e si è immediatamente piazzato tra i giochi più venduti. La “ressa” dei giocatori è stata così imponente da far crollare i server della Triternion che gestiscono le battaglie nel corso del gioco. «La prima settimana - ricorda Marko Grgurovič - non siamo riusciti neppure a dormire, ci adoperavamo incessantemente a sbrogliare i vari intoppi tecnici che ci si prospettavano visto che il sistema non riusciva a sopportare un accesso così massiccio al gioco. Comunque siamo riusciti a stabilizzarlo e in quel periodo c’è stato anche il record di giocatori che interagivano contemporaneamente, in tutto 60 mila».

Mordhau trasporta il giocatore nel Medioevo dove, munito scudo e spada combatte contro i nemici. «Giocano attraverso la rete - spiega l’ingegnere capodistriano - 64 partecipanti a partita suddivisi in due squadre di 32 giocatori ciascuna. Il compito è quello di uccidere i nemici per prendere il controllo di una determinata regione. E durante il gioco c’è molto sangue, vi sono innumerevoli teste mozzate per cui lo consiglierei a utenti adulti». Anche perché il suo successo sembra collegato proprio al tanto sangue che vi scorre e alle crudeltà virtuali che vi avvengono. —


 

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