Da Bologna a Trieste “assalto” dei neofiti ai Cinquestelle

Le sezioni e i Meetup traboccano di domande dopo il successo delle politiche Galluccio: «Chi cerca solo una poltrona, rimane deluso e se ne va via da solo»
Lasorte Trieste 07/02/13 - Piazza della Borsa, Comizio Beppe Grillo
Lasorte Trieste 07/02/13 - Piazza della Borsa, Comizio Beppe Grillo

TRIESTE. Aggiungi un posto a tavola, che c’è un grillino in più. Uno? No, dieci, cento, mille e oltre. Un vero assalto alla diligenza, dopo il successo delle politiche. Un boom di adesioni ai “meetup” che si è verificato in tutta Italia. Via web e alle riunioni settimanali in carne ed ossa. Tanto che qualcuno, non pochi, avrebbero tentato pure di infilarsi per procacciarsi, non tanto una seggiola, quanto una poltrona a cinque stelle. In stile vecchia politica. «Non è che li cacciamo, ma se vanno loro, tempo una o due incontri. Capiscono che si viene da noi per fare altro, non per cercare posti», chiarisce Paolo Menis. Da consigliere comunale a Trieste è quasi un “veterano” dei M5S in Friuli Venezia Giulia, regione che si sta preparando alle elezioni di aprile. Con le urne alle porte qui il piatto è ancora più invitante. Piccolo particolare: a Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone Grillo&Co. hanno chiuso le liste da tempo. Dunque non c’è trippa per gatti. Tanto meno per quelli camuffati da grillini. Proprio no.

Eppure, dopo lo tsunami delle politiche, le sezioni continuano a traboccare di richieste. Si parla di ressa, da qualche parte nel Paese. Per esempio a Bologna, come riporta il quotidiano Italia Oggi, alla prima assemblea post-elezioni si sono presentati in 100 a domandare di essere inseriti nell’elenco dei supporter. A Parma, la città che ha conquistato il primo sindaco a cinque stelle d’Italia, il gruppo è passato da 400 a 617 attivisti. A Verona si fa al fila alla porta. A Roma fioccano le iscrizioni per scegliere i candidati alle comunali di maggio. Via internet, naturalmente, come si rispetti per un movimento “liquido”, privo di segreterie, coordinamenti, organi, direttivi e vertici. In Friuli Venezia Giulia il fenomeno è analogo seppure in dimensioni più ridotte. A Trieste il meetup online conta su 1097 adesioni, mentre alle riunioni partecipa generalmente una cinquantina di persone. Prima delle politiche erano in 30. Il balzo c’è.

Nell’intera provincia M5S comincia a mettere radici: si è appena costituito un gruppo a Muggia, uno a Dolina e un altro a Duino Aurisina. «Il meetup via internet serve più per organizzare gli incontri, visto che ce ne sono vari durante la settimana, con appuntamenti quasi quotidiani», spiega ancora il triestino Paolo Menis. «Certo, ci sono anche i forum di discussione, dove vengono condivisi comunicati, mozioni, articoli e altro, ma per le decisioni ci si vede dal vivo. Non facciamo nessuna selezione, le persone sono libere di venire. Comunque – ribadisce – aver già scelto i candidati per le regionali in Friuli Venezia Giulia evita l’assalto alla diligenza di chi ha l’unico scopo di cercare candidature. Questa gente in genere viene una volta e poi sparisce». Il trend è confermato nel resto del territorio regionale. «L’ultima riunione a Udine ha accolto un’ottantina di persone, in genere eravamo circa in trenta. Così, grosso modo, sta avvenendo a Pordenone», rende noto il candidato alla presidenza della Regione Saverio Galluccio. A Cervignano, invece, dallo sparuto gruppetto di cinque grillini si è passati nel giro di qualche settimana a 25. L’ondata non ha risparmiato Gorizia, che ha aumentato le richieste del 10%, fa sapere Manuela Botteghi che segue le iniziative per la città isontina. «Eravamo una decina, ora siamo in venti più o meno. Persone nuove – commenta – che hanno subito cominciato a partecipare, nei blog e dal vivo».

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