Da Bergamo alla baia di Sistiana, i “promessi sposi” isolati in barca

Eleonora e Alessandro, lombardi, stavano pianificando il matrimonio a Portopiccolo quando  è scattato il blocco degli spostamenti. Da un mese vivono in mare godendosi tramonti e cigni 

TRIESTE Il lato romantico del Covid-19 per fortuna c’è e abita - anzi è ormeggiato - a Sistiana. La storia comincia il primo weekend di marzo, quando Alessandro Mautino ed Eleonora Arrigoni lasciano la loro Bergamo per raggiungere Sistiana con l’obiettivo di mettere a punto i dettagli per il loro matrimonio. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere il 2 maggio, ma i futuri sposi oggi dubitano fortemente di poter mantenere la data dei festeggiamenti a Portopiccolo.

Coronavirus, decine di matrimoni rinviati e da riorganizzare
Una coppia di novelli sposi


Alessandro ed Eleonora decidono di trascorrere il weekend tra il fioraio, il ristorante per la scelta del menù e un sopralluogo tra un paio di strutture per accogliere gli amici in arrivo per il loro matrimonio, dormendo nella loro barca ormeggiata sui pontili del Diporto Nautico Sistiana. Ma il coronavirus ha in serbo per loro una sorpresa: il governo emana il primo decreto e la situazione a Bergamo si fa difficile, con notizie allarmanti che si rincorrono riguardo l’estendersi del contagio. Alessandro ed Eleonora decidono di rimanere a Sistiana, con il semplice bagaglio per il weekend e - per fortuna - i computer portatili e tutto il necessario per la connettività.



Alessandro però non fa un lavoro qualsiasi: è dirigente della Sol, azienda leader in Italia (e terza a livello europeo) per l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica. Quotata in borsa a Milano, la Sol non produce solo gas tecnici, ma fornisce anche apparecchiature, materiali e servizi per l’ottimizzazione delle attività accessorie all’utilizzo dei gas, cioè gli ormai famosi caschi e tutto quanto ruota intorno alle terapie intensive. Un lavoro fondamentale insomma per la battaglia contro il Covid-19, che Alessandro porta avanti dalla dinette del suo Alpa 34, uno scafo del 1977 lungo una decina di metri acquistato un paio d’anni fa insieme a un amico triestino.

Eleonora a bordo della barca Alpa 34 ormeggiata a Sistiana
Eleonora a bordo della barca Alpa 34 ormeggiata a Sistiana


«Abbiamo deciso di rimanere qui, sfruttando lo smart working imposto alle aziende», commenta Alessandro con la malcelata gioia di potersi godere quasi in esclusiva i tramonti che questa primavera sta regalando a piene mani. All’inizio la coppia ha titubato tra l’idea di rientrare velocemente su Bergamo e la possibilità di rimanere in barca, considerando in particolare i pochi vestiti a bordo. «In realtà però ci abbiamo messo poco a scegliere quest’esperienza un po’ fuori dal comune - continua Mautino -. Ci siamo fatti recapitare alcune cose da casa sfruttando gli Amazon locker del Conad di Sistiana. Inoltre, la gentilezza di Fulvio Vecchiet del Diporto Nautico Sistiana di cui sono socio ci ha permesso di avere qualche capo tecnico per affrontare le giornate più difficili, quando la bora ha soffiato in porto fino a superare i 40 nodi».

A parte una settimana decisamente dura a causa del meteo infausto, ora Alessandro ed Eleonora hanno ormai rodato una loro routine molto ben cadenzata. Alle 7 giù dalle brande per la colazione e il lavaggio dei vestiti, seguiti dall’inizio del lavoro alle 8 o 8.30 con l’accensione del router wi-fi. Visti gli spazi ristretti Eleonora, che è Cfo (chief financial officer) per una multinazionale tedesca che si occupa di e-commerce, ha occupato il carteggio, mentre Alessandro sfrutta la cabina di prua. All’ora di pranzo c’è chi stende il bucato mentre l’altro cucina, in modo da poter ricominciare a lavorare per tutto il pomeriggio. «Abbiamo scoperto con una settimana di ritardo che era cambiata l’ora - chiosa Alessandro - perché non abbiamo un orologio da polso e i device si erano settati al nuovo orario in automatico, ma ce ne siamo accorti dai tramonti. In questo mese non ce ne siamo perso uno». Il weekend però è sacro: non si tocca la tecnologia a meno di urgenze o emergenze dovute al ruolo cruciale dell’azienda di Mautino, che sottolinea come «in barca ci sia sempre qualcosa da fare: dalle piccole manutenzioni all’ottimizzazione degli spazi per migliorare il comfort. La parte più bella però è vedere come la natura si impossessi degli spazi lasciati liberi dall’uomo. In questi giorni i cigni sono ormai una presenza fissa in baia».

Alessandro ed Eleonora non sono del tutto soli, perché la Polizia locale che passa regolarmente a Sistiana per monitorare la situazione ha ormai imparato a conoscerli e anzi a prendersi quasi cura della coppia, alla quale chiedere sempre se tutto va bene o se serve qualcosa.

Non sarà facile tornare alla vita normale e soprattutto lontano dal mare, ma i futuri sposi non vedono l’ora di progettare il viaggio di nozze, che sarà probabilmente una meta esotica «dove il mare non sarà mai bello come quello di Sistiana», conclude Mautino. —
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo