Da Batki a Cafagna, la festa degli Azzurri a Trieste
Consolidare le grandi tradizioni sportive di Trieste, attraverso il merito e il privilegio di indossare la maglia azzurra nelle più svariate competizioni nazionali e internazionali. Questo lo spirito che ha animato la cerimonia annuale dei riconoscimenti agli atleti triestini dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, che, nel corso del 2012, si sono particolarmente distinti in tutto il mondo. Nella cornice della sala del Consiglio comunale sono stati 63 i premi consegnati in rappresentanza di venti discipline sportive, dove a farla da padrone nei numeri sono state la vela e il canottaggio con sedici e nove riconoscimenti rispettivamente.
Il valore della maglia azzurra
Dopo il saluto del presidente del Consiglio Comunale Iztok Furlanic, a orchestrare la cerimonia è stata la presidente dell’Associazione Marcella Skabar che nel suo intervento ha ricordato come «la maglia azzurra rappresenta da sempre il sogno più grande per tutti gli atleti».
Concetti ripresi e ampliati dalle autorità presenti, a partire dal prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi che si è soffermata «sul legame tra sport e famiglia e tra discipline sportive e forze dell’ordine», passando per l’assessore comunale allo Sport Emiliano Edera che ha parlato «dell’importanza di veder trasmessi i valori dello sport dai grandi campioni ai giovani atleti», fino al neopresidente regionale del Coni Giorgio Brandolin che ha sottolineato come sia «fondamentale anche nello sport non disperdere il patrimonio seminato e unire le forze per superare le difficoltà».
L’esempio dei campioni
Ospiti d’onore della cerimonia alcuni grandi campioni dello sport, tra questi il re dei tuffi Klaus Dibiasi che ha ricordato come «Trieste oggi dispone di un ottimo polo natatorio ed è una fucina di grandi campioni».
I risultati degli atleti di queste terre sono stati sottolineati da Manuela Di Centa, super campionessa di sci di fondo, che ha parlato «delle eccellenze sportive di un tessuto che fa parte della storia e che cresce giorno dopo giorno». Il velista Vasco Vascotto, che in Cile ha ottenuto il suo ventesimo titolo mondiale, ha voluto mettere in evidenza come «in questa sala si respirano sudore, sacrificio e allenamenti che sono la base di ogni successo». Il noto giornalista sportivo Bruno Pizzul infine, si è soffermato sul «concetto di sport inteso come educazione e crescita umana, oltre che autentico patrimonio culturale».
Le grandi conferme
Nel lungo elenco di premiazioni spiccano alcune grandi conferme, come quella della tuffatrice Noemi Batki, medaglia d’argento nella piattaforma agli Europei di Eindhoven e reduce da un ottavo posto alle Olimpiadi di Londra, cui si affianca Tommaso Rinaldi, campione italiano nel trampolino da 1 e 3 metri.
È stato un 2012 d’oro per la golfista Giulia Sergas che ha collezionato un quarto posto all’Us Open, la gara più ricca e prestigiosa. Nel duathlon trionfo per Daniela Chmet a Nancy nel mondiale a squadre miste, mentre nella vela va in archivio una grande stagione per Simon Kosuta e Jas Farneti, oro sia ai Mondiali che agli Europei juniores, ma anche per Giovanna Micol e Francesca Clapcich, reduci dalle Olimpiadi di Londra nelle classi 470 e Laser Radial.
Le giovani speranze
Tante le giovani speranze dello sport triestino, dai tuffatori Gabriele Auber e Giulia Belsasso, per continuare con la judoka Nicole Stefanucci, fino alle punte di diamante del canottaggio Alessandro Mansutti, Bernardo Miccoli e Federico Ustolin e della vela Giovanni Coccoluto. L’ultima nota per figli e nipoti d’arte come Michele Oveglia e Gianluca Dapiran nella pallamano e Andrea Petagna, talento del calcio in forza al Milan e convocato nella nazionale Under 18.
Pierpaolo Pitich
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