TRIESTE. Dai 57 euro giornalieri di Pordenone ai quasi 90 di Trieste. In altre parole da 1.700 a 2.700 euro al mese. Vivere in una casa di riposo è un “lusso” costoso, che non tutti possono permettersi e che ha prezzi molto variabili all’interno del Friuli Venezia Giulia. Le tariffe cambiano anche in base alla tipologia degli ospiti con un divario importante (18 euro, vale a dire l’importo del bonus per l’abbattimento delle rette erogato dalla Regione) tra privati e convenzionati. Per fotografare la situazione abbiamo messo a confronto le proposte di nove residenze per anziani in tutto il Fvg, chiamando direttamente le varie sedi e chiedendo informazioni sull’accoglienza per un ipotetico parente: Mario Sessa 80 anni, che si muove con il deambulatore, non è affetto da demenza e non presenta patologie sanitarie di particolare gravità ad eccezione del diabete, però stabilizzato, e una maculopatia.
Presentandoci come figlio del signor Mario abbiamo contattato alcune strutture private polifunzionali convenzionate per capire costi e servizi di una camera doppia. Il primo passo è stata la scheda di valutazione multidimensionale fatta dal Distretto che ha identificato Mario in un profilo B, quindi il più comune con bisogni sanitari di complessità medio-bassa associati a bisogni sociosanitari di media o alta complessità. La scala classifica come Profilo A complesso il caso più grave, e come Profilo E invece quello più basso praticamente autosufficiente.
Le strutture, come detto tutte contattate al telefono, sono state scelte in maniera pressoché casuale tra quelle inserite nell’elenco pubblicato sul sito della Regione che, per l’attività delle case di riposo, prevede tre tipi di contributi: la quota capitaria di 18 euro al giorno per abbattere le tariffe dei posti convenzionati, il rimborso di 12 euro al giorno (recentemente unificato per tutte le province) a per coprire gli oneri sanitari, e infine un ulteriore sostegno economico per le famiglie con redditi più bassi. In questo caso si va da 2,5 euro al giorno per Isee sotto i 15 mila euro a 1,5 euro al giorno per chi su trova nella fascia da 15 mila a 25 mila euro. Nessun contributo invece per chi ha Isee superiori. Come il “nostro” Mario.
Il viaggio nel “Far West” delle tariffe è partito dall’Itis di via Pascoli a Trieste che prevede una quota giornaliera di 67 euro al netto delle esenzioni. In questa cifra sono compresi tutti i servizi offerti, che qui vanno dal parrucchiere alla manicure, dai trasporti nelle strutture sanitarie per gli esami ai pannolini. Nella Destra Tagliamento sono state contattate “La panoramica” di Pinzano e l’Asp Umberto I di Pordenone. In quel territorio l’accesso nelle residenze per anziani è possibile solo attraverso il Comune che, sulla base delle caratteristiche, stila le graduatorie, come per gli asili. Al momento non ci sono strutture private: sia il Gruppo Zaffiro sia Sereni Orizzonti, però, stanno per costruirne una. Le rette delle due realtà sondate sono pressoché identiche (cambiano appena di 10 centesimi), e prevedono una spesa di 57 euro al giorno al netto dei contributi. A livello di servizi la Umberto I, essendo la “gemella” di Itis, ha una quota onnicomprensiva mentre “La panoramica”, che ha un bar adiacente dove si può comprare anche la tessera per i caffè, fa pagare a parte il barbiere e il servizio di manicure e pedicure.
Udine è la roccaforte dei due colossi Zaffiro e Sereni Orizzonti. Il primo gestisce cinque case di riposo (a breve se ne aggiungeranno altre tre), il secondo ben nove, di cui una in costruzione. Le politiche per i prezzi, tra residenze dello stesso “marchio”, sono molto diverse. La Zaffiro di Martignacco ha la retta più alta con un costo mensile di 2.400 euro pari a 80 euro al giorno al netto anche dei contributi e al momento non può accettare privati. «Si tratta però - specifica la persona che ha risposto al telefono - della casa più cara di tutto il gruppo».
Politica profondamente diversa invece a Sereni Orizzonti dove le tariffe sono identiche in tutte le strutture. Ad Aiello per un breve periodo vengono accolti anche privati a 90 euro al giorno che diventano 72 euro, come a Pieris nell’Isontino, nel momento in cui arriva la convenzione. Sia Zaffiro sia Sereni Orizzonti non comprendono nella retta il parrucchiere, la pedicure, il podologo e i farmaci non mutuabili (questo ovunque). Solo il personale di Sereni Orizzonti specifica che non è compreso neanche il trasporto in ospedale per gli esami. La struttura Pieris di San Canzian, e questa è la curiosità più interessante, è ospitata nell’albergo dove è stato inventato, si dice, il tiramisù. Quindi ci sono manifestazioni legate al tema e gli ospiti possono partecipare a 4/5 eventi al mese anche fuori dalla struttura.
Arrivando a Trieste sono tre le Case di riposo contattate: Ad Maiores in Corso Italia, Residenza Carducci in via Carducci e Fiori del Carso a Duino, quest’ultima unica delle contattate nel capoluogo regionale insieme all’Itis dotata di giardino. La Fiori del Carso è la più economica delle private con una retta di circa 70 euro in convenzione, a parte c’è però il lavaggio della biancheria a 1,5 euro al giorno. Ad Maiores chiede 89 euro in camera doppia, poi scontati di default a 77 euro: per i convenzionati basta poi togliere 18 euro al prezzo pieno quindi 71 euro. Unico extra specificato il callista a 10 euro a seduta mentre è compreso il parrucchiere. Infine la Residenza Carducci che in estate offre la possibilità di essere accompagnati in viale XX settembre per un gelato o un caffè. Qui la retta parte dagli 86 euro e arriva a 88 più 5 euro per Mario che vuole la camera doppia «appena ristrutturata e con la tv». In caso di convenzione anche in questo caso basta togliere 18 euro. Parrucchiere e pedicure sono a parte. —