Cyberbullismo raccontato da Dose e Awed pronti a dialogare con i ragazzi

Il pordenonese Riccardo Dose e Awed, cioè Simone Paciello, fanno in due 2,3 milioni di iscritti ai loro canali Youtube e giovedì, alle 17, saranno nel Centro giovani di Monfalcone per un incontro con i ragazzi sul cyberbullismo. Nessuna “lezione” frontale, com’è prevedibile, anche se la regia dell’appuntamento è di Area science park che non solo realizza una parte delle attività di Innovation Young per il Comune di Monfalcone, ma ha pure creato due anni fa un Centro di competenza sociale per lo studio dell’impatto delle innovazioni, di qualsiasi genere, sulle relazioni sociali. Con la collaborazione della Regione e dell’Università di Padova, Area science park si è dotata di ricercatori ed ha avviato una serie di azioni, tra le quali c’è pure un progetto mirato proprio sul cyberbullismo che sta coinvolgendo alcune scuole del Pordenonese. La metodologia adottata è quella della “giustizia ripartiva”, come ha spiegato ieri la ricercatrice e sociologa Francesca Samogizio, impegnata a Pordenone e, giovedì, anche a Monfalcone. Sarà lei ad aiutare Dose e Awed in alcune fasi dell’evento “Ripara Bulli”, che avrà però come protagonisti principali i due youtuber. Per primi parleranno del cyberbullismo, «percepito dalla maggior parte dei genitori secondo alcune ricerche meno pericoloso di quello che coinvolge i ragazzi senza intermediazioni dei social», impegnando poi i giovani presenti nella sala maggiore della struttura di viale San Marco in un gioco di squadra.
Si daranno un po’ di numeri sul fenomeno e sarà proiettato un video, dando spazio a domande da tutti e per tutti. Dopo i saluti, ci sarà il tempo per un selfie. Anche per chi non dovesse riuscire a entrare nel Centro giovani, visto che la sala teatrale ha una capienza massima di 100 posti e il Comune di Monfalcone non ha ovviamente alcuna intenzione di effettuare delle deroghe, neppure minime. «Questo era il rischio nel volere come testimonial due persone molto seguite dai ragazzi – ha detto ieri l’assessore all’Istruzione e Politiche giovanili, Antonio Garritani –, ma il nostro obiettivo era quello di attirare una reale attenzione attraverso chi riesce a parlare il loro linguaggio e, pure, continuare a far conoscere il Centro giovani, le attività che vi si svolgono, le opportunità che vi vengono create, anche per quel che riguarda la presa di contatto con il mondo del lavoro». Per Area science park l’evento di giovedì pure non è usuale, ma, appunto, come spiegato da Milena Borlotto, dell’Ufficio studi e innovazione di Area, rientra in una progettazione complessiva nell’ambito delle relazioni sociali. Nell’appuntamento non si metteranno in atto vere e proprie strategie di giustizia ripartiva, il cui obiettivo è la ricostruzione delle relazioni, partendo dal racconto della vittima e del carnefice, ma, come anticipato da Francesca Samogizio, si cercherà, con l’aiuto dei due youtuber, di sensibilizzare i ragazzi sul fenomeno. Non è escluso possa trattarsi del primo mattone di un’esperienza modulata su quella in atto nel Pordenonese. Il Comune di Monfalcone dal canto suo ha realizzato progetti sul bullismo nelle scuole a partire dal 2010, grazie ai contributi della Fondazione Carigo e propri.—
La. Bl.
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