Cura alla persona, nella fase 2 plexiglass al lava-teste e manicure con i guanti

Parrucchieri ed estetiste alla disperata caccia di soluzioni  per far ripartire l’attività e garantire la sicurezza ai clienti
Un parrucchiere in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI
Un parrucchiere in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI

TRIESTE Il settore dell’estetica corre ai ripari in vista della fase 2. C’è chi si sta preparando per acquistare plexiglass e materiali igienizzanti in quantità, e chi sta pensando di allestire diversamente gli ambienti, per poter accogliere un numero adeguato di clienti.



Ma tutti attendono direttive precise, che riguardano il settore di riferimento, per poter predisporre le misure necessarie e aprire in totale sicurezza. E le prenotazioni un po’ ovunque sono tante. «Abbiamo già parecchi appuntamenti, anche se non sappiamo con esattezza quando riprenderemo, probabilmente dopo il 4 maggio – spiegano dal centro benessere Ayurveda –. Per i massaggi e per tutti i trattamenti comunque abbiamo già pensato alle mascherine, ai copri scarpe, a disinfettanti a disposizione in ogni ambiente, e a una sanificazione prima di cominciare. Purtroppo però non abbiamo ancora informazioni dettagliate. Probabilmente dovremo utilizzare anche mascherine o visiere, ma serve capire quali tipologie di materiali saranno necessarie».



Scarse indicazioni fornite finora anche secondo C&C Nail Style, che si occupa della bellezza delle unghie. «Stiamo chiedendo preventivi per plexiglass – dicono –, pensiamo anche a guanti con lo spazio aperto sulle unghie per le clienti. Mascherine e guanti noi già li usavamo. Gli spazi ci sono, ma servirà capire, oltre alle regole da adottare, anche il numero di persone che potranno stare in un determinato spazio. Comunque – sottolineano – a maggio si apre di sicuro».

Tanti triestini attendono di tornare alle consuete manicure e pedicure, e tra loro sono molti gli anziani, per i quali il trattamento non si limita solo all’estetica. «Nel tempo mi sono specializzata nella pedicure per anziani o per persone malate – racconta Rossella Bruni –, lavoro in una Rsa e ormai sono bloccata da settimane. Anch’io aspetto nuove normative, per tornare “sul campo”. I guanti li ho sempre usati, mi sto organizzando anche con le visiere, ma vorrei capire se servirà ancora qualcosa di specifico. C’è tanta voglia di ripartire, basta che ci indichino come fare. Anch’io – aggiunge – per le manicure ho pensato a una sorta di guanti con le unghie scoperte. Vedremo quello che succederà. Nel frattempo per fortuna continuo a lavorare online, con un’azienda legata al mondo dell’estetica».

E poi c’è chi pensa di cambiare l’assetto del proprio salone, per ottimizzare lo spazio disponibile. «Ho una sala ampia, ma penso di riorganizzarla – racconta Antonella Abbondanza del salone Lookmaker di Opicina –: mi occupo di tanti settori, parrucchiera, estetica, consulenza d’immagine. Sto valutando anch’io, un po’ come tutti, di acquistare nuove attrezzature, ad esempio i plexiglass da montare sui lava-teste, per separare la cliente da chi lavora. Ma vorrei capire presto se ci saranno obblighi precisi su materiali e non solo. Intanto svuoterò una stanza che prima non usavo, per ricavare un altro ambiente, sempre a disposizione della gente». —


 

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