Cuochi, camerieri ed esperti di pc. Ecco cosa cercano le aziende a Trieste
TRIESTE Ingegneri meccanici, programmatori informatici, termoidraulici, elettricisti. E ancora camerieri, cuochi, addetti alla reception, come pure macellai da impiegare nei supermercati e impiegati con conoscenza delle pratiche doganali. Sono queste le figure professionali più gettonate in città. Figure che, spesso, le aziende si “contendono”, vista la difficoltà di trovare giovani in possesso dei requisiti giusti.
La fotografia dei lavori del futuro arriva dal Centro per l'impiego. Il report relativo a Trieste racconta di una città in cui le opportunità di lavoro per chi ha le specifiche competenze in linea con il mercato ci sono. Anzi, per alcune posizioni, le candidature con i requisiti richiesti latitano. Ma andiamo per comparti. Il boom del turismo, e il volano rappresentato dalle offerte a Trieste da Costa crociere, hanno aperto da tempo ottime chance a chi vuole lavorare in un albergo, in un bar o in un ristorante. C'è una richiesta costante di camerieri, banconieri, cuochi, aiuto cuochi, pizzaioli e addetti alla reception. Da qui ai primi mesi del 2020, in città saranno oltre 150 i nuovi posti di lavoro nel comparto alberghiero. «Chi ambisce a trovare occupazione in questo settore, - consiglia l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen - ma anche chi intende fare il cameriere, investa i prossimi mesi nella formazione, nel perfezionare la conoscenza di una lingua straniera, e ad impararne una seconda». L'importante, poi, è fare esperienza. «Chi ha vissuto l'esperienza lavorativa di un anno su Costa crociere, - testimoniano dal Cpi - tornando, ha subito trovato lavoro: il sacrificio di un periodo, accettare inizialmente un'offerta economica anche non soddisfacente, può servire ad acquisire competenze, fa curriculum e apre a migliori chance».
Un consiglio valido anche per chi punta a lavorare nella grande distribuzione. Forte delle recenti selezioni per Aspiag Service - Despar e Aldi, il Cpi di Trieste indica gli addetti alla gastronomia e i macellai come le figure più difficili da reperire. L'apertura di Obi ma pure la presenza in città di altre realtà del bricolage, apre nuove prospettive ad addetti alla vendita con competenze specifiche nel campo del fai da te.
Cambiando comparto, sembrano essere mosche bianche a Trieste i programmatori informatici. Il Cpi ha appena chiuso le selezioni per Euris ma ha già concordato con la stessa azienda dei percorsi formativi che minino ad ulteriori secessione assunzioni. Nella metalmeccanica sono richiesti soprattutto ingegneri meccanici e poi progettisti, manutentori, carpentieri e saldatori. Nell'edilizia si cercano termoidraulici, idraulici, elettricisti.
Importanti opportunità le offre il porto e il comparto della logistica. Il Centro per l'Impiego tra il 2017 e il 2018 ha gestito le selezioni per l'Autorità di sistema portuale che, scorrendo quella stessa graduatoria, sta ancora assumendo personale. «Il sito dell'Authority va costantemente monitorato, ci aprono spesso delle posizioni, anche per profili di alto livello», indicano dal Cpi. Si cercano esperti nel campo delle spedizioni, dell'import export, con conoscenza delle pratiche doganali e ovviante delle lingue straniere. Trovano poi occupazione gli addetti alla movimentazione delle merci.
Nell'ambito dei servizi alla persona restano quelle degli operatori socio-sanitari le figure più richieste. Negli ultimi tre anni la Regione ha qualificato 1.740 Oss, altre 479 attualmente stanno frequentando corsi, ma la richiesta è ancora impostante. Possibilità di lavoro vengono offerte da cooperative che cercano educatori per servizi rivolti all'infanzia e all'adolescenza. Il comparto dei servizi alle imprese richiede figure con competenze in contabilità, paghe e contributi che, quando si iscrivono al Centro per l'Impiego, ricevono sempre delle proposte. Tra le professionalità richieste c'è poi quella del parrucchiere: sono diversi i saloni di acconciature che evidenziano difficoltà a reperire nuovi dipendenti con un minimo di esperienza.
Tutte indicazioni che i giovani dovrebbero seguire per poter trovare facilmente sbocchi nel mercato del lavoro. «I ragazzi devono scegliere percorsi di studi che li appassionino e concluderli nei tempi previsti - afferma Rosolen -. Detto questo, sono indubbiamente gli istituti tecnici e le lauree scientifiche a garantire oggi come oggi più chance, consentendo ad un giovane che termina gli studi già una formazione utile a trovare occupazione. Da parte sua la Regione investe molto, distinguendosi a livello nazionale per impegno e elevata qualità dei percorsi, in formazione, istituzione, università». —
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