Cumuli di detriti invadono la spiaggia di Marina Julia

Non solo tronchi e rami, la mareggiata ha trasportato anche bombole del gas Scatta una pulizia per fare spazio alle passeggiate e agli amanti del kite surf
Bonaventura Monfalcone-03.01.2018 Mareggiata-Marina Julia-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.01.2018 Mareggiata-Marina Julia-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Il mare d’inverno ha inondato di cumuli di detriti il litorale monfalconese. Rami e tronchi, per lo più, ma anche bombole del gas, pannelli di plastica, scarpe. Oltre alle consuete reti per la pesca, galleggianti, pezzi di polistirolo. Un insieme di materiali che come una spessa coltre è andato a coprire l’intero arenile e gli scogli dei pennelli che lo intervallano. Il legname scaricato dall’Isonzo si è accumulato anche sui massi che proteggono l’argine tra Marina Julia e Marina Nova e, immancabile, all’uscita in mare del fiume Cavana, che già stenta a liberarsi dalla morsa della sabbia accumulata dalle correnti. Insomma, una manna per i cercatori di rami levigati e sbiancati dall’acqua marina. Meno per chi la spiaggia la frequenta solo passeggiarvi o portare a spasso il cane.


La caccia al tesoro degli appassionati si è in ogni caso conclusa nella mattinata di ieri, quando il personale dei Servizi tecnici del Comune di Monfalcone è entrato in azione per iniziare a rimuovere il materiale spiaggiato. «La pulizia del litorale non viene effettuata non solo d’estate – afferma l’assessore ai Servizi interni e raccolta rifiuti Paolo Venni –, ma anche d’inverno, anche se con una frequenza minore. Vogliamo che la spiaggia sia, per quanto possibile, sempre in “ordine”, anche perché nei mesi invernali è frequentata, dai kite surfer, da chi corre, o porta a spasso il cane». Interventi di pulizia periodici e programmati evitano inoltre, come rileva Venni, accumuli poi ingestibili, o quasi, di materiale. In sostanza, un’unica pulizia in primavera, a ridosso dell’inizio della nuova stagione balneare, rischia di diventare difficile da affrontare, sotto il profilo tecnico ed economico. L’amministrazione comunale ha quindi sfruttato la prima “finestra” concessa dal meteo in questi giorni per avviare l’operazione con i propri mezzi e il proprio personale.


Il materiale sarà poi inviato a smaltimento, a cura di Isontina Ambiente, come rifiuto speciale, quale viene classificato lo “spiaggiato” a causa della presenza della salsedine e della commistione con plastiche di varia natura. «La situazione che ci stiamo trovando a gestire – aggiunge Venni – si può comunque considerare normale. Niente a che vedere con quella provocata lo scorso marzo da una serie di mareggiate. Tanto eccezionale da far intervenire a nostro supporto la Protezione civile regionale». Rimane da risolvere in modo strutturale, comunque, la pulizia dell’uscita a mare del Cavana, che periodicamente si insabbia, impedendo una corretta circolazione delle acque all’interno della zona umida compresa tra l’argine e la strada lungo il Brancolo


«Marina Julia non viene in ogni caso abbandonata in inverno, perché il nostro obiettivo è anche quello della destagionalizzazione», sottolinea Venni, pensando anche agli amanti del kite surf. L’estensione del wi-fi, che andrà a coprire tutta la spiaggia la prossima estate, sarà completata anche dall’installazione di un anemometro con trasmissione in tempo reale dei dati sul web, dove saranno reperibili tramite le app già presenti sul mercato. In questo caso si tratta di un servizio in più per il Circolo windsurfing Marina Julia, che da tempo chiedeva di avere a disposizione il wi-fi, e, soprattutto, per i tanti amanti della tavola a vela e del kite surf che si fiondano a Marina Julia non appena le previsioni meteo danno per certa la presenza di bora di una certa intensità, anche nei mesi invernali. L’utilizzo della spiaggia da parte dei kite surfer è stato intanto regolamentato dalla scorsa estate, sempre per iniziativa del Comune, con la realizzazione di un apposito corridoio di lancio, che permette la pratica in sicurezza.


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