Crollo al liceo Petrarca di Trieste, il vertice con Edr: «Sede pronta il 7 gennaio»
Una delegazione è stata ricevuta a palazzo Galatti: via Tigor tornerà agibile dopo le vacanze di Natale, solo alcune classi trasferite. In largo Sonnino cantiere-lumaca per mafia
La sede provvisoria di via Tigor del liceo Petrarca sarà di nuovo agibile dal 7 gennaio e la succursale di largo Sonnino tornerà a ospitare le classi all’inizio del 2027, dopo i ritardi nei lavori a causa di infiltrazioni mafiose. Sono queste le promesse strappate dal corteo studentesco che martedì mattina ha percorso le vie del centro per protestare dopo il crollo avvenuto in un’aula venerdì scorso e in cui è rimasta ferita una studentessa.
Il fiume di giovanissimi è confluito in piazza Vittorio Veneto, sotto a palazzo Galatti, sede dell’Ente di decentramento regionale (Edr) che gestisce l’edilizia scolastica. Gli studenti avevano un obiettivo ben preciso: far sentire la propria voce e, al tempo stesso, ottenere risposte certe sul destino della succursale del Petrarca, visto che ad oggi 430 ragazzi non possono frequentare le lezioni.
La sede di via Tigor, infatti, è stata dichiarata inagibile dopo il crollo dell’intonaco in una classe. Un déjà-vu per gli studenti, che nel 2021 erano stati trasferiti dalla succursale di largo Sonnino per un fatto analogo. Stavolta però una ragazza è rimasta ferita e la comunità scolastica è insorta.
Una delegazione del liceo, composta dai rappresentanti d’istituto e dalla preside Cesira Militello, è stata ricevuta a palazzo Galatti. La direttrice generale Roberta Clericuzio si è impegnata a provvedere agli interventi di sistemazione in tempo utile per la ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia.
«Stiamo eseguendo i lavori per garantire la tenuta degli intonaci. Quella dei solai invece non è a rischio – spiega –. Ci auguriamo che dopo le vacanze i ragazzi possano rientrare. Il 7 gennaio ho dato appuntamento agli studenti». Non tutti però potranno rientrare: l’ente sta valutando una sede provvisoria per alcune classi, tra cui la 5^ F, interessata dal crollo. «L’edificio di via Tigor in cui erano stati trasferiti i ragazzi da largo Sonnino è storico ma non fatiscente – precisa Clericuzio –. L’episodio era imprevedibile. Non ci erano giunti pre allarmi».
L’altro impegno preso da Edr è di «comprimere il più possibile i tempi del cantiere di largo Sonnino», partito a settembre, con tre anni di ritardo. Il motivo dell’intoppo? L’interdittiva antimafia della Prefettura di Napoli nei confronti dell’impresa aggiudicataria dell’appalto. La gara era stata quindi revocata e l’iter era dovuto ripartire daccapo, con un inevitabile allungamento dei tempi. Il primo lotto del progetto dovrebbe chiudersi a dicembre 2025, il secondo seguirà a ruota.
La succursale dovrebbe riaprire le porte a gennaio del 2027. «Abbiamo promesso di informare i ragazzi passo passo» conclude la direttrice, che lancia un appello all’intera comunità scolastica: «Segnalateci sempre tutte le criticità attraverso l’apposito portale “Infocad”, di cui sono munite le nostre scuole. Riceviamo già oltre 10 segnalazioni al giorno, più di 300 al mese, ma se moltiplichiamo le sentinelle riusciamo a intercettare prima i problemi». —
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