Crollo in Costiera: la procura di Trieste dissequestra il cantiere

Fvg Strade si è subito rimessa al lavoro: prima bisognerà rimettere ordine al luogo del sinistro, per poi completare la messa in sicurezza della parete di roccia. L’obiettivo è riaprire la principale strada di accesso a Trieste entro la prossima settimana. Maltempo permettendo.
Foto Bruni 30.10.2017 Crollo impalcatura in Costiera-traffico a Prosecco estrada del friuli
Foto Bruni 30.10.2017 Crollo impalcatura in Costiera-traffico a Prosecco estrada del friuli

TRIESTE Il cantiere teatro dell’incidente sulla Strada Costiera è stato dissequestrato nel pomeriggio di oggi, giovedì 2 novembre. Fvg Strade si rimetterà quindi subito al lavoro, prima per rimettere ordine al luogo del sinistro, poi per completare la messa in sicurezza della parete di roccia. L’obiettivo è riaprire la principale strada di accesso a Trieste entro la prossima settimana. Maltempo permettendo.

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Lo annuncia l’amministratore unico della società Giorgio Damiani: «Posso dire che con tempi veramente encomiabili la Procura della Repubblica ha provveduto a fare tutti gli accertamenti. Nel rispetto delle esigenze e delle verifiche tecniche, auspichiamo di riaprire la circolazione il prima possibile. Sperabilmente entro la prossima settimana». A tal fine il cantiere sarà attivo anche nei prossimi giorni di festa.

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L'incidente, nel quale è rimasto ferito Josè Luis Brea Pujols, operaio della Geoprotecion srl di Tolmezzo, è avvenuto nel pomeriggio di domenica 29 ottobre, giornata in cui erano iniziati i lavori per la messa in sicurezza  della parete rocciosa vicina alla Galleria naturale, nota come il “naso di Dante”, in modo da eliminare il rischio di caduta massi che incombe da tempo su quel punto, lungo il lato destro in direzione Duino.

Attorno alle tre del pomeriggio una parte della struttura ha ceduto all’improvviso, portandosi sotto, a terra, l'operaio di 42 anni di origini dominicane, che lavorava sulla piattaforma assieme ad altri colleghi.

L’uomo ha fatto un volo di cinque metri, riportando fratture multiple, un trauma toracico e vertebrale.

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Il quarantaduenne probabilmente si è salvato perché gran parte dell’impalcatura e dei rotoli di rete metallica, che dovevano essere montati sulla roccia nelle operazioni successive, erano più pesanti del suo corpo. E quindi, in quel salto di cinque metri, hanno raggiunto prima l’asfalto. L’uomo ci è caduto sopra, insomma, anche se - stando alle testimonianze dei colleghi - si è trovato addosso comunque qualcosa. Ma non è rimasto schiacciato.

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