Crollo dei passeggeri allo scalo di Ronchi

A luglio calo del 15,5% in controtendenza rispetto al Nordest. Pesa lo stop alle rotte sulle mete estive. Cda in scadenza a primavera, Regione pronta a qualche mossa a sorpresa
Una veduta dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari
Una veduta dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari

RONCHI DEI LEGIONARI. L’aeroporto di Ronchi dei Legionari segna il passo e sta per salutare quella che non verrà certamente ricordata come un’estate positiva sotto il profilo del numero dei passeggeri. I numeri diffusi da Assaeroporti, purtroppo, parlano chiaro. Nel periodo che va da gennaio a luglio, infatti, la flessione è stata del 15,8%, con 417.656 passeggeri arrivati e partiti. Nello stesso lasso di tempo sono invece aumentati i movimenti aerei, 9.067 tra decolli ed atterraggi, con un + 0,3%, mentre in calo lo si è registrato, pari al 37,1%, anche nella movimentazione di merci, con 256 tonnellate. Nel solo mese di luglio, infine, i passeggeri sono stati 80.128, con una perdita del 15,5% rispetto a luglio 2013, 35 sono state le tonnellate di merce transitate, con un -35%, mentre i movimenti aerei sono stati 1883, con un aumento del 14,6%. Un’estate che ha visto Ryanair sospendere il volo su Cagliari che, per due mesi, è stato operato da Meridiana. Compagnia, questa, al suo ritorno a Ronchi dei Legionari dopo parecchi anni, ha volato anche su Olbia. Ma solo due volte alla settimana. Non è stato riproposto il volo su Barcellona, anch’esso della low cost irlandese, mentre ridotti sono stati anche i collegamenti da e per la Russia. Nella lista dei collegamenti estivi manca anche Palermo di Volotea, mentre uno stop lo ha avuto anche il collegamento con Dussendorf.

Ryanair ha agito in questo modo in virtù di un’operazione dedicata al risparmio che punta, soprattutto, a mettere a terra qualcosa come 100 velivoli, ma anche ad accellerare sull’operazione di rischieramento di molti aerei sulla nuova base di Roma Fiumicino.

Se Ronchi cala, il resto del Triveneto tiene, facendo registrare una timida crescita. Nei primi sette mesi dell’anno Treviso ha aumentato i suoi passeggeri dell’1,3% (1.268.261), Venezia dello 0,5% (4.844.395) e Verona dello 0,2% (1.624.958). E in tutti gli scali del Nordest, a differenza di Ronchi dei Legionari, sono calati i movimenti aerei: -4,6% a Treviso, con 10.412 tra decolli ed atterraggi, -5,3% a Venezia (45.141) e -7,5% a Verona (17.614). Nel solo mese di luglio, invece, per quel che riguarda i passeggeri Treviso ha registrato un aumento del 2,3% (228.227), Venezia dell’1,5% (954.482) e Verona del 7,1% (379.321).

Al “Pietro Savorgnan di Brazzà”, va anche detto, sono mancate le mete estive per la villeggiatura e nel corso del periodo giugno-luglio, si è volato solo sulle isole greche di Samos e Karpatos che sono stati effettuati con velivoli della slovena Adria Airways. Un po’ poco, decisamente, per sperare in numeri diversi, quelli che potrebbero arrivare anche con l’avvio, ormai prossimo, dei lavori del nuovo polo intermodale dei trasporti.

Ora si lavora per la stagione invernale, che scatterà alla fine di ottobre e che, limitatamente ai mesi di dicembre e gennaio, porterà all’ingresso inedito della spagnola Vueling, impegnata in alcuni voli da e per Barcellona. Un test per la compagnia che, tutti sperano, potrà entrare più prepotentemente in scena con la primavera del 2015. Un lavoro non certo facile per la società di gestione presieduta da Sergio Dressi, che ha chiuso il 2013 con un utile di 55mila euro. E nella primavera del 2015 scadrà anche l’attuale consiglio di amministrazione. E dal socio unico, la Regione, c’è da aspettarsi quale mossa a sorpresa che riguarderà anche le società partecipate, al centro di una richiesta di chiarimenti formulata nelle settimane scorse. L’attenzione, in particolare, è concentrata sull’agenzia viaggi “Midtravel”, “Afvg Secutity” e sulla “Sogepar”, la realtà che gestisce i parcheggi dello scalo ronchese.

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