Crollo al PalaTrieste, le perizie da martedì
Questa mattina il vescovo Giampaolo Crepaldi celebrerà i funerali di Francesco Pinna, lo studente di vent’anni morto lunedì 12 dicembre nel crollo avvenuto nel cantiere nel PalaTrieste durante l’allestimento dello spettacolo di Jovanotti. Alle 9 è prevista una breve cerimonia nella cappella di via Costaliunga. Alle 11 sarà celebrata la messa nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Ai funerali ci sarà anche Jovanotti (in forma privata) per manifestare il proprio cordoglio alla famiglia di Francesco. L’artista aveva già incontrato i genitori dello studente il giorno stesso della tragedia. La famiglia di Francesco, alla luce anche della presenza di Jovanotti, chiede in forma molto composta che venga rispettato il proprio dolore e che, in particolare, si eviti l’ingresso in chiesa di macchine fotografiche e telecamere.
Ieri intanto il pm Matteo Tripani, il magistrato titolare del fascicolo, ha nominato consulente l’ingegner Francesco Curtarello di Padova. Si tratta di uno tra i più importanti esperti di progettazione di strutture in acciaio e sicurezza nei cantieri. Curtarello sarà chiamato a far luce prima di tutto sulle cause del crollo dell'impalcatura. Le ipotesi riguardano un errore di progettazione, di montaggio o un problema strutturale dell'alluminio le cui barre erano già state utilizzate una sessantina di volte. Al momento, quella in mano al magistrato è solo una prima sommaria ricostruzione sull'accaduto. Ma il perito dovrà anche dare una spiegazione sulla congruità dello studio statico relativo alla realizzazione della struttura crollata. Analizzerà nel dettaglio tutti i materiali utilizzati, in genere costituiti da elementi in alluminio, materiale molto delicato se soggetto a stress di saldatura.
Con l’ingegner Curtrello sono stati nominati i periti dei difensori degli otto indagati. Si tratta di pool di otto ingegneri e professionisti tra i più qualificati in Italia che già ieri hanno effettuato un primo sopralluogo senza però superare il check point segnato dai sigilli che erano stati apposti al momento del sequestro. Le operazioni dei periti inizieranno martedì 27 nella prima mattinata. Si dovrebbero concludere molto presto, entro un paio di settimane in modo tale da poter liberare la struttura. Anche se il termine fissato dal pm è di due mesi. Alcuni reperti saranno prelevati ed esaminati in laboratorio. Con i periti opereranno anche alcune squadre dei vigili del fuoco per rimovere progressivamente i vari rottami. (c.b.)
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