Crollano le donazioni, aumentano le spese: la Curia di Trieste dimezza le risorse per la Caritas

Situazione patrimoniale difficile fotografata dal bilancio ’19. «E i conti di quest’anno rischiano ancora di più causa virus»
Silvano Trieste 2019-03-05 La Curia di Trieste
Silvano Trieste 2019-03-05 La Curia di Trieste

TRIESTE Un deciso e costante calo delle entrate della Diocesi, dovuto prevalentemente ad una forte riduzione dei lasciti e delle elargizioni destinati ad interventi caritativi. E, di contro, un aumento, seppur lieve, delle uscite. Il bilancio consuntivo consolidato 2019 della Diocesi evidenzia una situazione difficile per le casse della Curia diocesana, con una situazione previsionale anche per l’esercizio in corso che «fa purtroppo prevedere un crescente peggioramento», scrive a conclusione della sua relazione l’Economo Pier Emilio Salvadè. Tra le poche positive, la buona resa dell’investimento fatto nell’ex chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco in Cavana.

Sia chiaro, i conti sono comunque “in ordine”. La perdita di esercizio complessiva non è significativa e ammonta a 5.188,44 euro, di poco superiore quindi a quella dell’esercizio precedente. Ma questo risultato è il frutto di una pesante politica di tagli applicati in primis alle attività di assistenza, anche alle parrocchie della Diocesi.

ll bilancio 2019 riferisce di 2.184.207 euro di uscite, a fronte di 2.179.019 di entrate. Alla voce “spese” compaiono 123.868 euro legati a oneri straordinari, ovvero sopravvenienze passive su annualità precedenti. Complessivamente dalle attività diocesane sono entrati 495.793 euro, in calo rispetto ai 768.202 nel 2018. Tra queste entrate, nello specifico, si è registrata come detto una riduzione significativa dei ricavi derivanti dai lasciti e dalle elargizioni dei privati e destinate direttamente agli interventi caritativi: erano stati 551.294 euro nel 2018, e sono scesi a 263.552 nel 2019. Un calo pesante delle entrate destinate a quel tipo di interventi, che ha costretto la Diocesi a dimezzare le risorse destinate alla Caritas, passate da 553.713 euro del 2018 ai 273.315 euro del 2019.

I contributi trasferiti dalla Cei derivanti dall’8 per mille restano invece pressoché stabili a quota 1.290.302 euro. Un “tesoretto” che lo scorso anno è stato destinato nella quota di 633.071 euro per interventi caritativi e 275.343 per esigenze di culto e pastorali. Tra elargizioni e offerte libere (cioè non finalizzate a interventi caritativi) destinate direttamente alla Diocesi, sono stati raccolti 154.528 euro, quando nel 2018 erano stati 230.653.

Per contributi alle parrocchie e assistenza straordinaria risultano alla voce “uscite”, ovvero costi, 11.007 euro. Il bilancio 2018 ne aveva destinati 46.206 euro. Lespese per il personale, 147.484 euro, non subiscono sostanziali modifiche.

Capitolo a parte merita Vita Nuova, il settimanale che dopo un secolo di storia, lo scorso giugno ha sospeso le pubblicazioni per ragioni economiche. Le spese erano diventate ormai insostenibili, anche a fronte dalla situazione epidemica che per mesi ne ha impedito la diffusione e la vendita. Lo scorso anno la Diocesi per il settimanale ha dovuto sborsare 23.131 euro, oltre l’erogazione dell’8 per mille.

Nota positiva, come anticipato in premessa, l’incremento del valore immobiliare, grazie soprattutto all’intervento di recupero e riqualificazione di quello che la Curia chiama “Borgo San Rocco”, ovvero l’ex chiesetta dei Santi Sebastiano e Rocco in Cavana, dove l’ampio locale al piano terra nel 2018 è stato affittato alla catena Tulipano. I proventi delle immobilizzazioni immobiliari assommano a 115.528 euro, oltre 45 mila euro in più rispetto all’anno precedente. Un aumento dettato dal fatto che il contratto di locazione con la catena Tulipano ha preso il via nell’estate del 2018.

Fin qui, come detto, il quadro dello scorso anno. E quello in corso potrebbe essere anche peggiore per colpa del Covid. «Alla luce di quanto avvenuto nei primi mesi del 2020 - precisa Salvadè - si prevede per l’anno in corso una situazione particolarmente pesante, con prospettive finanziarie decisamente gravi». —
 

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