Crollano gli sconti ai virtuosi dei rifiuti: scatta la protesta
Vale la pena di prendersi la briga di riempire l’auto di rifiuti riciclabili (carta e cartone, lattine, vetro, plastica) per trasportarli alle isole ecologiche e ottenere, in cambio, uno sconto da... fame?
Se lo chiedono i tanti goriziani che continuano ad avvalersi delle ecopiazzole, nonostante ci sia (e funzioni) la raccolta porta a porta. Nelle ultime bollette dei rifiuti gli sconti sono crollati: già prima non raggiungevano cifre iperboliche ma oggi l’ammontare sfiora il ridicolo. E monta la rabbia sotto forma di lettere al giornale, interventi su Facebook, segnalazioni («Non moltissime per la verità», si schermisce l’assessore Francesco Del Sordi) al Comune.
«Un sospetto ce l’ho - lamenta Mauro Cociancig, una delle “vittime” del calo degli sconti -. Non vorrei che l’amministrazione comunale voglia scoraggiare gli utenti a servirsi delle isole ecologiche che sono una delle poche cose che ancora funzionano bene». Cociancig si è fatto inviare da Isontina Ambiente anche uno specchietto (che riproduciamo nel grafico in alto) in cui si evince il crollo delle somme riconosciute ai goriziani. «I prezzi al chilogrammo - scrive Isa - hanno subìto dei tagli per quanto riguarda l’anno 2013: tagli che poi generano lo sconto sul 2014». Vero è anche che nel 2015 la situazione dovrebbe tornare alla normalità visto che le somme (sembra) saliranno. Intanto le proteste fioccano.
«Ho sempre portato alle isole ecologiche lo stesso quantitativo di rifiuti negli ultimi anni - sottolinea un altro lettore -. Nel 2011 ottenni uno sconto di 31,51 euro, nel 2012 diventò di 26,45, nel 2013 c’è stato un ulteriore calo visto che la somma si è attestata sui 17,03. Ma è quest’anno che la cifra è diventata ridicola visto che mi sono stati riconosciuti 4,34 euro. A questo punto, lascerò perdere. Basta». Non differisce di molto il pensiero di Giancarlo Zago. «Per quasi 800 chilogrammi di differenziata nel 2011 ho ottenuto uno sconto di 94,32 euro. Nel 2012 per qualche chilogrammo in meno ricevetti 65,09 euro. Per il conferito nel 2013 (più di 500 chilogrammi) la somma è stata di 13 euro. Se questa è la volontà di incentivare la differenziata... Personalmente ho già cominciato ad avvalermi del servizio porta a porta per la carta e, parlando con altri, non ho visto entusiasmo nel continuare a conferire i vari materiali all’isola ecologica».
E il Comune, come risponde? L’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi rivela che qualche segnalazione è arrivata pure in municipio. «Anzi - dice l’assessore - sarebbe stato preferibile che tutti i cittadini si fossero rivolti ai nostri uffici invece di coinvolgere la stampa. Che dire? Stiamo verificando caso per caso. Va detto che abbiamo cambiato il sistema di calcolo. Prima vigeva un metodo che riconosceva un vantaggio (uno sconto) senza alcun presupposto. Personalmente, ho voluto introdurre un sistema che potrebbe essere riassunto così: non ti dò più di quello che introito dai vari consorzi che acquistano il materiale differenziato. Insomma, non si può pretendere di ottenere 150 euro se il Comune, per quegli scarti, incassa 100. Anche perché quei 50 euro, altrimenti, vengono ricavati dalle bollette di tutti i cittadini».
Ecco spiegato l’arcano. Ma un po’ di mistero resta. «Il cambiamento del sistema di calcolo può avere comportato qualche variazione sugli sconti ma le nostre simulazioni non parlavano di cali così consistenti, ovvero come quelli denunciati dai cittadini. Per questo, ho deciso di dare vita ad una serie di verifiche. Serve un supplemento d’indagine e, naturalmente, coinvolgeremo Isontina Ambiente. Dobbiamo capire se i calcoli e le cifre siano coerenti o meno. Appena avremo completato il lavoro, renderemo pubblici i risultati». Del Sordi non ha preso bene la decisione di Isa di fornire dati a un nostro lettore. «Cado dalle nuvole. Mi sarebbe piaciuto che questi numeri fossero stati messi a disposizione del Comune!»
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo