Crocifisso del Michelangelo sarà esposto al Sartorio

La mostra d’arte sacra verrà allestita sotto Pasqua. «La inaugureremo il 4 aprile», annuncia il sindaco. AcegasAps sponsor dell’operazione
Di Matteo Unterweger

Trieste e Padova unite dall’invisibile filo dorato dell’arte. Nel nome di Michelangelo Buonarroti. Per festeggiare la Pasqua nel segno della cultura, infatti, due mostre diverse ma parallele saranno organizzate nelle due città, che potranno esibire un’opera ciascuna dell’artista rinascimentale, autore di “perle” come il David, la Pietà o gli affreschi della Cappella Sistina. Il progetto troverà attuazione sotto l’egida di AcegasAps, pronta a finanziare le esposizioni nei Comuni che la controllano: quello triestino detiene infatti il 50,1% dell’assetto societario della holding (che a sua volta è azionista di maggioranza della spa con il 62,7%), completato dal 49,9% nelle mani dell’amministrazione patavina. Il coinvolgimento della multiutility in qualità di sponsor consente di dar vita all’iniziativa, considerati i tempi molto stretti che separano ideazione e realizzazione. Cioè, ormai, meno di venti giorni.

Se a Padova sarà esposta la Madonna col bambino, al Museo Sartorio di Trieste (in largo Papa Giovanni XXIII) arriverà una delle opere dell’ultimo Michelangelo: il Crocifisso ligneo la cui lavorazione viene fatta risalire dagli studiosi al 1562 e sulla quale lo scultore, architetto, pittore e poeta si concentrò nel periodo antecedente la sua morte, datata 1564. Pare inoltre che il Buonarroti si fosse riavvicinato in occasione di quest’opera a una tecnica, la scultura del legno, che aveva abbandonato molto tempo prima, archiviandola temporaneamente con il Crocifisso per il priore di Santo Spirito, indicativamente realizzato nel 1492. Il cimelio che approderà a Trieste, alto 27 centimetri, nulla ha a che fare - è bene chiarirlo in considerazione di quanto accaduto negli ultimi giorni - con il crocifisso conteso custodito nel caveau di una banca di San Marino.

Sarà il Crocifisso ligneo, dunque, il pezzo forte, la novità più attesa della mostra al Sartorio. Mostra che, peraltro, non si sa ancora come sarà battezzata: su questo il Comune sta ragionando. Spiega Maria Masau Dan, direttore dei Civici musei di Storia ed arte e del Museo Revoltella: «Sarà un itinerario nell’arte sacra, il cui nome verrà deciso in accordo con il Comune di Padova. Un’iniziativa importante perché può essere l’inizio di una collaborazione fra le due città». L’intento è quello di definire un evento che valorizzi la collezione in possesso dell’amministrazione comunale e “di casa” al Museo Sartorio, «dove sono conservati - aggiunge Masau Dan - pezzi di enorme valore come il Trittico di Santa Chiara della scuola di Paolo Veneziano, le opere provenienti dall’Istria di Vivarini, Paolo Veneziano, Carpaccio, Tiepolo e altri, e la grande collezione di disegni di Giambattista Tiepolo».

L’appuntamento con la mostra è in calendario nella settimana precedente la domenica di Pasqua: «La inaugureremo di mercoledì, il 4 aprile», chiarisce il sindaco Roberto Cosolini, nella sua veste di assessore alla Cultura, delega che ha tenuto per sé ad interim dopo le dimissioni e l’addio alla giunta di Andrea Mariani. L’idea di trasferire momentaneamente due opere del Michelangelo da Casa Buonarroti, proposta ai due Comuni, l’ha avuta l’associazione Metamorfosi. Una realtà che «promuove in particolare l’arte rinascimentale - fa il punto Cosolini -. Si tratta di un’operazione che coinvolge Trieste e Padova, un intervento a favore della cultura nelle due città di AcegasAps. Ci è parsa una bella idea presentare queste opere subito prima di Pasqua, da un lato per il loro significato e poi per il fatto che è un periodo di ponti, di vacanze da scuola e dal lavoro. Il Crocifisso ligneo - conclude il primo cittadino - è un’attrazione in grado di far conoscere molto di più un museo bello com’è il Sartorio, che ospita oggetti di grande pregio ma che forse non è tanto frequentato».

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