Crocefisso rimosso dall’aula: procedimento disciplinare
È stata aperta una procedura all’Ufficio scolastico regionale del Fvg «che potrebbe portare a un provvedimento disciplinare» nei confronti di Davide Zotti, il docente del liceo Carducci-Dante che un mese fa aveva rimosso il crocefisso dall’aula in segno di protesta per le dichiarazioni del cardinale Camillo Ruini, secondo il quale la Chiesa «continua a ritenere l'omosessualità non conforme alla realtà del nostro essere».
A dare notizia della procedura, e del fatto che il primo dicembre Zotti sarà sentito dai funzionari del ministero, è l’Arcigay, associazione che precisa di aderire «con convizione al presidio convocato dai colleghi del professor Zotti» per lo stesso primo dicembre. «Quando un credo religioso viene usato come grimaldello per emarginare ed escludere chi non la pensa allo stesso modo, è evidente che i suoi simboli diventano del tutto inconciliabili con un ambiente pubblico, e in particolare con una scuola», commenta il presidente di Arcigay Flavio Romani. Quanto all’eventuale provvedimento disciplinare, «scongiuriamo questa eventualità - aggiunge Romani - e trasmettiamo al docente tutta la nostra solidarietà: quel crocefisso, strumentalizzato dagli stessi rappresentanti della Chiesa cattolica e in nome del quale si legittima l'esclusione di omosessuali e transessuali non solo dai diritti ma anche dal riconoscimento sociale, è associato al tentativo subdolo di iniettare nei giovani e nei giovanissimi convinzioni che non dovrebbero in alcun modo essere contemplate in un ambiente scolastico pubblico». La protesta di Zotti quindi - prosegue Romani - «non solo è la reazione legittima di una persona omosessuale ma è anche un gesto educativo esemplare che mette al sicuro allievi e allieve, sottolineando loro il senso di uno Stato laico e il dovere di proteggere la scuola da ogni trasgressione a questo principio».
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