Croazia verso nuove restrizioni. Slovenia, falsi farmaci anti-Covid

L’Istituto nazionale di sanità di Lubiana lancia l’allarme su prodotti tossici spacciati come miracolosi
Un’ambulanza in arrivo al pronto soccorso di uno degli ospedali di Zagabria, città dove la situazione resta molto grave. jutarnji.hr
Un’ambulanza in arrivo al pronto soccorso di uno degli ospedali di Zagabria, città dove la situazione resta molto grave. jutarnji.hr

ZAGABRIA La falce del Covid-19 miete altre 38 vittime in 24 ore in Croazia. I nuovi casi sono 2.866 a fronte di 9.614 tamponi effettuati, il che vuol dire che il 29,81% dei testati è risultato positivo, eppure il Paese guarda con ottimismo al prossimo Natale. Al punto che la capitale Zagabria, anche ieri 554 nuovi infetti, non abdica ai suoi celebri mercatini e a tutta la coreografia che li circonda e che prende il nome di “Avvento a Zagabria”, manifestazione festiva tra le più ammirate in Europa e che complessivamente si tiene tra la fine di novembre e i primi di gennaio del nuovo anno.

L'intero evento inizierà il 28 novembre sotto lo slogan “Avvento a Zagabria-senti la luce”, visto che per questa edizione l'enfasi cade sulle decorazioni festive e l'illuminazione di strade, piazze e parchi della città. Tutti i residenti sono, per tanto, invitati a decorare le finestre dei loro appartamenti nello spirito natalizio di dicembre. Si è però deciso di non allestire uno dei luoghi invernali più attraenti della città, la grande pista di pattinaggio sul ghiaccio nel parco presso la stazione ferroviaria principale. Le solite centinaia di stand e bancarelle sono state ridotte a circa 20. Venderanno souvenir e staranno solo nella piazza centrale Ban Josip Jelačić. Non saranno ammesse le popolari bancarelle di street food, che per lo più si trovavano nel centro della città e attiravano folle di persone (moltissime provenienti dalla Slovenia). E se festa è che festa sia.

Ma oggi il Quartier generale della Protezione civile, sentito il governo, potrebbe emanare nuove norme restrittive causa i numeri sempre altissimi dell’epidemia da coronavirus rilevati quotidianamente in Croazia. Indiscrezioni parlano di una possibile nuova riduzione dell’orario di apertura per bar e ristoranti oppure di un abbassamento del numero di persone la cui aggregazione è consentita nei luoghi pubblici e privati, oppure misure per facilitare lo smart working. Non è escluso che si decida di approvare anche tutte e tre le restrizioni assieme. L’incidenza di contagio in 14 giorni nel Paese è del 793,4 per 100 mila abitanti, dato che colloca la Croazia tra gli otto peggiori Paesi dell’Europa. Ma per il premier Andrej Plenković «la situazione è sotto controllo».

Ondivaga la curva epidemica della confinante Slovenia che se venerdì ha registrato un lieve calo dei nuovi infetti, ieri il numero è nuovamente salito a quota 1.731 a fronte di 6.675 tamponi effettuati, il che colloca al 26% la quota di quelli che sono risultati positivi. Impennata, invece, dei decessi che sono stati 41 in 24 ore e aumenta anche il numero dei ricoverati per Covid-19 che toccano le 1.224 unità in tutto il Paese, con 206 pazienti in terapia intensiva. E come ovunque nel mondo anche in Slovenia su Internet e altri canali sono spuntate medicine miracolose per curare il Covid-19. L'Istituto nazionale di sanità pubblica (Nijz) della Slovenia avverte ufficilamente che sono riapparse pubblicità e attività promozionali per i prodotti a base di biossido di cloro, presentati con il nome di MMS, minerale miracoloso o gocce miracolose. L'uso di tali prodotti è fortemente sconsigliato, scrive il Nijz, e i cittadini sono invitati a non cadere preda di affermazioni "miracolose" riguardo al trattamento per il Covida-19 e di altre malattie. L'MMS è una soluzione di clorito di sodio utilizzata nell'industria come disinfettante, candeggina o forte agente ossidante. Il composto stesso, specifica l’Istituto, è tossico per l'uomo, sia a contatto con la pelle che se ingerito, ed è richiesta cautela anche quando si mescola con acidi, poiché questo rilascia gas tossici. La vendita di tale prodotto in Slovenia è poi illegale.

Alle nuove norme da lockdown decise dal governo di Lubiana si è adeguata ieri anche la Conferenza episcopale della Slovenia la quale invita tutti i fedeli a seguire la messa della domenica dalle reti televisive che la trasmetteranno. L’ingresso in chiesa per pregare, confessarsi o comunicarsi è permesso a una sola persona o gruppo familiare, e può avvenire solo previo appuntamento con il parroco e sempre con i dovuti accorgimenti di igiene e sicurezza. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo