Croazia, sale la curva dei contagi: governo pronto a chiudere contee

Si temono gli spostamenti durante le feste. Slovenia, resta l’ipotesi di allentamenti nelle aree virtuose

ZAGABRIA In Croazia la situazione è palesemente fuori controllo. Anche ieri i nuovi contagi da coronavirus hanno superato quota 4 mila (4.135) su 11.114 tamponi effettuati. Il 37,2% di coloro i quali sono stati sottoposti al test sono risultati positivi. Sono morte 78 persone. Negli ospedali sono ricoverati 2.792 pazienti affetti da Covid-19 di cui 295 in terapia intensiva.

La situazione sanitaria è insostenibile specialmente nella contea di Varaždin, considerata la regione più infetta d’Europa. Da ieri sono entrate in vigore le norme più restrittive sul numero di clienti che contemporaneamente possono entrare nei negozi. Tutto dipende dai metri quadrati fruibili e davanti ai punti vendita più piccoli ieri a Zagabria si sono formate lunghissime code certo poco “convenienti” in tempi di epidemia.

Istria, già acquistata dalla Regione la cella frigorifera per il vaccino
A nurse prepares a shot of the Pfizer-BioNTech COVID-19 vaccine at Guy's Hospital in London, Tuesday, Dec. 8, 2020, as the U.K. health authorities rolled out a national mass vaccination program. U.K. regulators said Wednesday Dec. 9, 2020, that people who have a “significant history’’ of allergic reactions shouldn’t receive the new Pfizer/BioNTech vaccine while they investigate two adverse reactions that occurred on the first day of the country’s mass vaccination program. (AP Photo/Frank Augstein, Pool)


Nemmeno due settimane dopo l'introduzione di nuove e più rigorose misure, che includono bar chiusi, palestre, scuole di lingue straniere, sale giochi per bambini ..., nel Paese non c'è alcun miglioramento nella situazione epidemiologica. Il numero giornaliero assoluto di nuovi contagiati è più alto rispetto alla settimana precedente all’introduzione delle norme più restrittive. Se la situazione non cambierà drasticamente entro il 21 dicembre, - e le possibilità, dicono gli esperti, sono minime - le misure potrebbero essere ulteriormente inasprite alla vigilia delle feste di Natale. Si sta valutando la possibilità di reintrodurre i pass per il movimento tra le contee, per evitare ulteriori focolai dell'epidemia durante le festività e le riunioni familiari tradizionali che ne conseguono. Che la situazione sia brutta è stato confermato anche dal direttore del Istituto nazionale di sanità pubblica, Krunoslav Capak , che ha ribadito che la Croazia è tra i Paesi peggiori in Europa in termini di nuovi contagiati. «Un'incidenza così alta - ha detto - ci colloca al 26° posto nei Paesi Ue (in senso peggiorativo ndr.). Solo il Lussemburgo ha un'incidenza maggiore di noi. In termini di mortalità, siamo attualmente al 16° posto nella classifica Ue, con un tasso di 580,7 per milione di abitanti».

La Croazia si appella agli emigrati: «Non tornate a casa per le feste»
28.10.2020., Karlovac - Na Covid odjelu u Opcoj bolnici Karlovac trenutno je 37 pacijenata od cega je troje na respiratoru. O pacijentima danonocno brine medicinsko osoblje, lijecnici i medicinske sestre koji u zastitnim odijelima provedu visesatne smjene. Sestre osim sto pruzaju medicinsku skrb, same voze i mijenjaju kisik, nepokretne pacijenete hrane pa i kupaju. Photo: Kristina Stedul Fabac/PIXSELL


LA SITUAZIONE IN SLOVENIA

Anche la Slovenia, seppure con numeri diversi, sembra intrappolata nella rete invisibile del Covid-19. Il numero di contagi, infatti, continua a mantenersi alto e soprattutto stabile, non dà alcun segno di diminuzione nonostante le già due settimane di lockdown del Paese, lockdown che, peraltro, è stato confermato per altri sette giorni dal governo. Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati 1.744 su 6.127 tamponi, il che vuol dire che il 28,5% dei testati è risultato positivo. Le persone defunte sono 43 il che porta la Slovenia ad aver superato la triste soglia di 2.000 vittime dell’epidemia a partire dalla primavera scorsa.

Il premier Janša ha nuovamente invitato gli sloveni a rispettare le norme restrittive «perché l’epidemia durerà ancora a lungo» e nel pomeriggio di ieri ha sentito, assieme al governo, tutti i responsabili degli ospedali del Paese per valutare concretamente la sostenibilità del sistema sanitario e, successivamente, il Comitato di esperti in seno al ministero della Salute, per vedere quali sono le prospettive per la settimana di Natale. Come confermato dal portavoce Jelko Kacin il governo potrebbe allentare alcune norme su base regionale e solo in presenza di parametri epidemiologici incoraggianti. A beneficiarne potrebbero essere alcune tipologie merceologiche, come i negozi di vestiario e di scarpe. —

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