Croazia, la terra trema il terzo giorno di fila: le scosse all'alba a sud di Zagabria avvertite anche a Trieste e in regione

Aggiornamento. Il governo croato ha deciso di proclamare il 2 gennaio giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime del violento terremoto di ieri, 29 dicembre. In Croazia sono tante le città grandi e piccole che hanno deciso di annullare i programmi celebrativi e i fuochi d'artificio per Capodanno per destinare i relativi fondi stanziati a sostegno delle popolazioni colpite.
E sono tre le scosse che anche all'alba di questa mattina, mercoledì 30 dicembre, hanno fatto tremare di nuovo la Croazia centrale colpita da uno sciame sismico a 10 chilometri di profondità da lunedì, con il terremoto di martedì che ha provocato morti e feriti nella zona di Petrinja.

Le scosse avvertite in Croazia oggi, per il terzo giorno di fila, si sono susseguite nel giro di 14 minuti. La più forte è stata la prima, registrata alle 6.15 con magnitudo 4,9 della scala Richter ed epicentro a Lekenik, vicino Petrinja e Sisak, le zone a sud di Zagabria più colpite dal forte sisma di ieri.
Alle 6.26 c’è stata una seconda scossa di magnitudo 4,8. Entrambe queste scosse sono state percepite distintamente anche a Trieste, svegliando diversi abitanti del Friuli Venezia Giulia nel sonno. In circa 200 hanno espresso preoccupazione sui social. Tre minuti dopo la terza scossa In Croazia, di magnitudo 3,9.
La situazione nelle zone terremotate
Finora non sono giunte notizie di ulteriori danni importanti o nuove vittime. Migliaia di persone terrorizzate per paura di nuovi crolli hanno trascorso la notte nelle auto o nelle strade riscaldandosi con falò e riparandosi dal freddo con coperte e indumenti caldi.
Petrinja, la località più duramente colpita, è semidistrutta, ma danni notevoli hanno subito anche Sisak, capoluogo della regione interessata dal sisma, Glina, Majske Poljane.
Nella stessa Zagabria - già scossa lo scorso marzo da un forte terremoto di magnitudo 5.5 - si sono registrati nuovi danni a case e edifici pubblici. Danneggiate in particolare le sedi del governo e del Parlamento che ieri sono state velocemente evacuate. Nelle zone colpite continuano ad affluire squadre di soccorritori e della protezione civile da tutto il Paese. L'Esercito ha mobilitato 300 militari, mentre l'Italia ha inviato una unità della nostra protezione civile.
Nella tarda serata di ieri il premier croato Andrej Plenkovic ha annunciato un primo stanziamento di aiuti pari a 16 milioni di euro. Aiuti sono stati promessi dall'Unione europea, e nelle prossime ore è atteso nel Paese balcanico Janez Lenarcic, commissario Ue per la gestione delle crisi.
Il bilancio delle vittime
In Croazia si è continuato a scavare tra le macerie di Petrinja, Sisak e delle altre località colpite dal violento terremoto di ieri alla ricerca di possibili superstiti o altre eventuali vittime. Il bilancio del sisma di magnitudo 6.4 è ancora fermo ad almeno sette morti e decine di feriti, molti dei quali in coindizioni gravi.
La preghiera del Papa e l'8x1000 del Cei
«Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese aiutate dalla comunità internazionale possano presto alleviare le sofferenza della cara popolazione croata». Così Papa Francesco al termine dell’Udienza Generale.
La presidenza della Conferenza episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia.
La Protezione civile italiana invia gli aiuti. Cinque mezzi partiti nella notte dal Fvg
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile, ha disposto l’invio in Croazia di 100 tende per fronteggiare l’emergenza in atto e dare sostegno alle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpite dal terremoto. L’operazione, che rientra nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, è stata disposta a seguito della richiesta di assistenza internazionale formulata dalla Croazia alla Commissione Europea.
Le prime 50 tende, messe a disposizione dalla regione Fiuli Venezia Giulia, sono partite nella notte fra martedì e mercoledì 29-30 dicembre (e arrivate in mattinata) su convogli dell’Esercito. Nella giornata di oggi altre 50 tende, rese disponibili dalla regione Veneto, raggiungeranno la città di Petrinja.
TRIESTE Ore 6.40. La terra trema per il terzo giorno di fila nella Croazia centrale.
[DATI #RIVISTI] #terremoto mb 5.0 ore 06:26 IT del 30-12-2020, Croatia [Land] Prof=10Km #INGV_25874331 https://t.co/Tcq93qmgmp
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 30, 2020
Un altro terremoto di magnitudo 5.0 è stato registrato alle 6.26 di oggi, mercoledì 30 dicembre, a 10 chilometri di profondità e sempre a sud di Zagabria, nella stessa zona già duramente colpita ieri.
[DATI #RIVISTI] #terremoto mb 5.0 ore 06:26 IT del 30-12-2020, Croatia [Land] Prof=10Km #INGV_25874331 https://t.co/Tcq93qmgmp
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 30, 2020
Una prima scossa della stessa intensità è stata registrata alle 6.15 nel medesimo epicentro. Entrambe le scosse sono state avvertite anche a Trieste.
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