Croazia, il bunker di Tito diventa centro visite del Parco nazionale

Cambia volto il rifugio antiatomico del Maresciallo nel parco di Paklenka, a nord di Zara: verranno creati bar, souvenir, muro per arrampicate e sala multimediale
Il rendering del progetto per la trasformazione del bunker di Tito in centro visite in chiave turistica (jutarnji.hr)
Il rendering del progetto per la trasformazione del bunker di Tito in centro visite in chiave turistica (jutarnji.hr)

TRIESTE. Amato ancora da molti, odiato da tanti, eppure la figura di Josip Broz Tito, al di là delle discussioni ideologiche, politiche e storiche sulla sua figura, indiscutibilmente sta diventando sempre più fonte di business turistico per la Croazia. Croazia dove c’è la città natale del Maresciallo, mèta addirittura di turismo scolastico dagli Stati Uniti. Croazia dove ci sono le isole Brioni, residenza amatissima del defunto presidente della Jugoslavia. Croazia dove ora si sta rivalutando, sempre in chiave turistica, un altro sito legato alla parabola storica e politica di Josip Broz.

L'area in cui Tito fece costruire il suo rifugio anti-atomico
L'area in cui Tito fece costruire il suo rifugio anti-atomico

Siamo nel Parco nazionale di Paklenica sulla dorsale del Velebit, un po’ più a Nord di Zara. Un’area naturalisticamente incontaminata dove mare e montagna coniugano i loro fascini. Foreste, stupende pareti meta e paradiso dei climber di tutta Europa e affascinanti grotte che si perdono nel sottosuolo. E da oggi anche il restyling di quello che fino allo scoppio della guerra che ha sfasciato la Jugoslavia nel 1991 era un sito conosciuto da pochissimi. Si tratta del bunker che Tito aveva fatto scavare nella montagna. Un bunker anti-atomico dove il Maresciallo si sarebbe rifugiato assieme ai familiari e ai più stretti collaboratori in caso di attacco nucleare da parte dell’Armata sovietica di Stalin. Bunker che oggi è diventato un centro di visite tra i più originali al mondo. Non fosse altro per quanto vi è stato installato.

Una “Titoland” nella villa del Maresciallo
Pellegrinaggio a Kumrovec, davanti alla statua di Tito

Del bunker si sapeva, come detto, poco o nulla e molto era avvolto nella leggenda popolare, questo però fino allo scoppio della guerra nei Balcani quando l’Esercito croato prese possesso del sito e lo utilizzò come deposito di armi e munizioni. Finita la guerra, nel 1997, nacque l’idea di trasformare le aule del bunker in un centro per visitatori.

«Siamo nella prima fase dei lavori - racconta al Jutarnji list che per primo ha visitato e fotografato l’ex bunker di Tito il rettore del Parco nazionale, Zlatko Marasovic - che si estendono su un’area complessiva di 1.100 metri quadrati. Abbiamo appena ottenuto il via libera del governo e il sostegno del Fondo nazionale per la protezione dell’ambiente che finanzierà l’80 per cento delle spese necessarie alla ristrutturazione e che ammontano complessivamente a 10 milioni di kune (1 milione e 300mila euro circa ndr)».

L’operazione ristrutturazione e restyling dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio del 2016. Saranno creati corridoi - spiegano - una sala multimediale principale con muro per le arrampicate, un bar, un negozio di souvenirs e una grande area per il Soccorso alpino della Croazia con una piccola clinica medica per il pronto soccorso. Nella seconda fase dei lavori, invece, si opererà sulla restante area di circa 800 metri quadrati che saranno adibiti a due musei tematici sul Velebit e sul Parco nazionale di Paklenica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo