Croazia, “ferry” più cari in estate I biglietti aumentano fino al 20%

Gli operatori turistici delle isole protestano: «Così le nostre promozioni risultano inutili» Ora da Spalato a Lagosta un’auto con quattro persone paga l’equivalente di 215 euro

Porozine-Faresina-scalo
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Il rincaro è di quelli automatici e avviene puntualmente il primo giugno, toccando in media il 15–20%. Le tariffe maggiorate restano tradizionalmente in vigore fino al 30 settembre mentre dopo quella data si torna ai vecchi prezzi. Stavolta però le tariffe cosiddette estive della più grande compagnia passeggeri in Croazia, la fiumana “Jadrolinija”, stanno generando polemiche e interrogativi come mai avvenuto in passato, specie tra la popolazione delle isole e gli operatori turistici.

L’esempio illuminante, quello che più ha irritato isolani e lavoratori turistici (da oggi farà bollire di rabbia anche i villeggianti) è la linea di traghetto che collega Spalato e l’Isola di Lagosta (Lastovo), quest’ ultima situata nel bel mezzo dell’Adriatico. In base ai costi estivi della Compagnia Jadrolinija, una famiglia di quattro persone deve sborsare 1.604 kune – viaggio andata e ritorno – spesa che comprende naturalmente anche l’auto. Si tratta di 215 euro, una bella “botta” per la sola trasferta dal capoluogo dalmata all’isola adriatica e ritorno. Qualcuno si è premurato di calcolare che con questa cifra due persone possono soggiornare cinque giorni, nella bassa stagione, in un albergo a tre stelle in Istria, Quarnero o Dalmazia.

Per altri si tratta dell’equivalente di spesa per una settimana in Grecia o Tunisia. Come dire che i croati si danno con la zappa sui piedi, risultando meno concorrenziali rispetto ad alcuni Paesi mediterranei. A provocare malcontento nel settore turistico è una constatazione di fondo: durante la bassa stagione, che comprende pure il mese di giugno, vengono praticati prezzi ridotti anche del 30% mentre invece “Jadrolinija” (proprietà statale) e altre armatrici introducono il carobiglietti già dall’inizio del sesto mese, per mantenerlo addirittura fino al 30 settembre.

Si sostiene in pratica la quasi inutilità dei ribassi in vigore in alberghi, case di riposo, campeggi e affittacamere quando invece le compagnie passeggeri optano per i costi maggiorati anche durante giugno e settembre. Il rappresentante degli affittacamere di Lesina (Hvar), Fabijan Tadic, non le ha mandato a dire.

«Il Paese sta attraversando - ha dichiarato - una grave crisi economica e tutti noi combattiamo per ogni singolo ospite. In tempi in cui tutte le informazioni sui prezzi sono disponibili su Internet, mi chiedo perché mai la “Jadrolinija” e le altre armatrici non s’impegnano per garantirci tariffe scaglionate nel tempo, senza lo scioccante aumento di giugno, prassi che va avanti da tanti anni. Non dico che ciò avrebbe benefici effetti immediati ma è sicuro che si tratterebbe di un’ottima mossa promozionale per il turismo croato. Qualcosa va mutato in tal senso».

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