Croazia, emergenza medicine: ne mancano 200 al giorno

La presidente della Camera dei farmacisti: problema causato dalla distribuzione prevista attraverso un solo grossista. Gravi i disagi nelle località più piccole

ZAGABRIA È Sos medicinali in Croazia. Ogni giorno, infatti, mancano all’appello 200 farmaci e per i pazienti è il caos. Le carenze sono particolarmente problematiche quando si tratta di farmaci da prescrizione, poiché i pazienti di piccole comunità sono i più colpiti dalla scelta ristretta di medici e farmacie, avvertono i farmacisti.

«La carenza di medicinali è un problema crescente non solo in Croazia, ma in tutta Europa, e le associazioni di farmacisti e le farmacie pubbliche e ospedaliere si occupano di questo problema da diversi anni», dichiara Ana Soldo, presidente della Camera delle farmacie croata al quotidiano Jutarnji List. «Sono sorte ulteriori difficoltà - spiega Soldo - quando abbiamo permesso a un produttore di farmaci di distribuire attraverso un solo grossista, quindi l'intero mercato croato dipende solo dal loro stock». «Ciò può avere gravi conseguenze - conclude - in caso di epidemie o altre circostanze straordinarie che possono aumentare la necessità di farmaci o prodotti medici e lo Stato dipende da un solo fornitore».

In assenza di un farmaco nelle farmacie, il Medicines Act e il Prescribing and Prescribing Regulations prevedono che un paziente in farmacia possa ricevere lo stesso medicinale da un altro produttore, della stessa composizione e dose, se non diversamente specificato dal suo medico. «Il problema è, tuttavia - precisa la rappresentante delle farmacie croate - se c'è una carenza di un farmaco di prescrizione, che è il più economico sul mercato, perché un farmacista non dovrebbe dispensare un farmaco più costoso per una sola lipa (centesimo ndr.), ma dovrebbe reindirizzare il paziente al proprio medico per una nuova prescrizione». Alcuni medicinali possono però richiedere anche referenze specialistiche, quindi il paziente non può vedersi prescrivere una nuova terapia dal medico di famiglia, ma, per l’appunto, da un medico specialista. «Poiché la comunicazione tra il medico di famiglia e lo specialista non è informatizzata, il paziente deve essere esaminato dal secondo, e talvolta ci vogliono diverse settimane per ricevere una nuovo appuntamento per la visita e l’eventuale nuova terapia», puntualizza Soldo.

La Camera delle farmacie croata sostiene che tutte le parti interessate nel sistema sanitario devono prendere sul serio il problema della carenza di farmaci perché ogni giorno in Croazia non sono disponibili più di 200 medicinali per i pazienti. I pazienti di piccole comunità hanno le conseguenze più gravi a causa della scelta ristretta di medici e farmacie. Parte della legislazione che complica il percorso dei pazienti verso la medicina sostitutiva deve essere modificata. Ad esempio, alcuni Paesi hanno ridotto la carenza di farmaci introducendo farmaci con obbligo di prescrizione medica per nome generico.

Ma l'Istituto croato di assicurazione per le malattie (Hzzo) afferma che, in assenza di un farmaco prescritto, la farmacia è obbligata a ottenere il farmaco su richiesta della persona assicurata entro tre giorni al più tardi o a consentirne la consegna in un'altra farmacia. E nel caos legislativo a rimetterci, ovviamente, è il paziente. —


 

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