Croazia, da Fiume alla Regione doppio ko al centrosinistra
Il Centrosinistra scricchiola. Per la prima volta nei 27 anni di storia del sistema pluripartitico in Croazia, il centrosinistra a guida socialdemocratica, da sempre al potere a Fiume e nella Contea del Quarnero e Gorski-Kotar, scricchiola dopo due battute d’arresto verificatesi nel giro di poche ore tanto nel capoluogo quarnerino quanto a livello regionale. Tanto che a questo punto non si possono escludere a priori elezioni amministrative anticipate.
A Fiume il centrosinistra non può più contare sul proprio presidente del consiglio comunale, giunto invece dalle opposizioni nella figura di Tihomir Cordašev del partito Azione Giovani. L’elezione è avvenuta nella sessione costitutiva del parlamentino municipale e ha visto la secca sconfitta del candidato Oskar Skerbec, di Dieta democratica istriana, appartenente alla Comunità nazionale italiana.
I voti. Hanno votato per Cordašev i 21 consiglieri del variegato blocco delle opposizioni, con 15 voti astenuti, quelli dell’alleanza composta da socialdemocratici, dietini, regionalisti quarnerino-montani, pensionati, laburisti e Partito democratico autonomo serbo. Per Skerbec si sono espressi i 15 consiglieri della coalizione socialdemocratica; i 21 hanno invece bocciato il candidato italiano.
Elezioni anticipate? Sarà dunque coabitazione tra il sindaco Vojko Obersnel, socialdemocratico appena rieletto a inizio giugno, e il consiglio cittadino in mano all’opposizione che in realtà è la maggioranza assoluta. Sembrava che Obersnel e colleghi avrebbero convinto con offerte concrete qualche formazione della parte opposta a passare dall’altro lato.
Non è stato così, e ci sarà da capirne ora le conseguenze. Non stupirebbe il ricorso anticipato alle urne: il gruppo formato da Azione Giovani, Lista per Fiume, popolari, Most, Barriera umana, Hdz e indipendenti di Hrvoje Buric potrebbe bocciare ogni provvedimento varato dal sindaco e dall’esecutivo. E se ciò dovesse accadere anche sulla proposta del bilancio comunale, Fiume verrebbe commissariata e dopo tre mesi si andrebbe al voto.
Intanto Skerbec è stato nominato vicepresidente del parlamentino fiumano, con l’accadizetiano Kristijan Stanicic.
In regione. Poche ore prima, la battuta d’arresto del centrosinistra a livello regionale. Nella sessione costitutiva dell’Assemblea conteale si sarebbe dovuto eleggere il regionalista quarnerino–montano Franjo Butorac alla presidenza dell’organismo.
Ma anche in questo caso il gruppo capeggiato dai socialdemocratici – privo di maggioranza assoluta – alla fine non è riuscito a spuntarla. A Butorac serviva un voto in più per l’elezione, il che ha portato alla mancata costituzione dell’assemblea: un fatto mai verificatosi nei 24 anni di vita della regione che ha Fiume per capoluogo. Le opposizioni hanno proposto che alla prossima seduta sia eletto Mario Alempijević di Azione Giovani e che le due cariche di vicepresidenti spettino a socialdemocratici ed esponenti dell’Hdz, ma il governatore Zlatko Komadina (socialdemocratico) ha detto no. E anche nella Regione del Quarnero e Gorski kotar potrebbero esserci amministrative anticipate.
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