Croazia, Bandić ago della bilancia politica

Oggi ha il terzo gruppo parlamentare ed è decisivo per la tenuta del governo di centrodestra guidato da Plenković

ZAGABRIA È uno degli uomini più discussi in Croazia, ma la sua “politica” finora gli ha dato ragione. È sindaco di Zagabria da 18 anni nonostante un processo in piedi dove è accusato di corruzione. Stiamo parlando di Milan Bandić il quale, pur essendo stato bocciato alle ultime elezioni politiche, il suo omonimo partito ha ottenuto due seggi che sono andati però al sindaco di Petrinje Darinko Dumbović e l’ex sindaco di Đurđevec Željko Lacković. Eppure lui, Milan Bandić ha continuato a tessere il suo filo di Arianna e con pazienza è riuscito a costruire il terzo gruppo parlamentare del Paese con dodici deputati che hanno aderito al suo movimento perché transfughi dal proprio partito per delusioni personali varie. Il più penalizzato dai cambi di casacca e la Sdp, i socialdemocratici che stanno vivendo una pesante crisi interna fatta di cruente rese dei conti più o meno personali.



L’appartenenza al movimento di Bandić poi non è assolutamente gratuita, lui, il sindaco,è pronto a trovare posti nell’amministrazione comunale per parenti dei transfughi o per i transfughi stessi che così, alla fine del andato, si troveranno una comoda poltrona nel pubblico impiego già pronta. Il tutto a spese del bilancio comunale. Quel bilancio comunale che negli ultimi mesi ha stanziato cospicue somme a vantaggio delle minoranze del Paese al punto che tali “prebende” hanno notevolmente avvicinato i deputati eletti nei seggi garantiti al generoso primo cittadino della capitale. La conferma che Milan Bandić si sta sempre più accreditando a livello nazionale poi giunge direttamente da Mosca dove lo stesso Bandić è stato accolto con la banda dal presidente Vladimir Putin il quale gli ha conferito l’onoreficienza dell’amicizia fin qui concessa a personaggi del calibro di Rex Tillerson, Milorad Dodik (il serbo appena eletto alla presidenza colleggiale della Bosnia-Erzegovina), Tomislav Nikolić ed Emir Kusturica.

Da rilevare che con la Russia i rapporti della Croazia a livello ufficiale non sono proprio idilliaci. Paese della Nato la Croazia ha beneficiato di cospicui aiuti militari degli Stati Uniti cui hanno fatto da contraltare le prebende di Mosca in favore della Serbia. E poi il premier croato Andrej Plenković (Hdz, destra) si è pubblicamente schierato con Kiev nel conflitto russo ucraino.

Per adesso il sempre più potente Bandić ha sempre appoggiato la politica del governo in carica, una “politica” che, secondo il suo punto di vista, dovrebbe costituir eil suo definito rilancio sul palcoscenico che conta della Croazia e potrebbe giovargli anche nel processo ancora aperto nell’affare Agram dove è stato accusato di aver gestito tangenti milionarie.

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