Croazia, anche l’Edit colpita dai tagli del bilancio statale

POLA. Il bilancio 2016 dello Stato croato sarà ricordato per i drastici tagli alle minoranze, dal 12 al 15% rispetto ai finanziamenti precedenti. Colpiti anche gli Italiani, con le istituzioni che...
Zagreb,04.06.2014 (novosti) - Furio Radin, uz intervju T.Tomicic.foto Davor Kovacevic.novosti
Zagreb,04.06.2014 (novosti) - Furio Radin, uz intervju T.Tomicic.foto Davor Kovacevic.novosti

POLA. Il bilancio 2016 dello Stato croato sarà ricordato per i drastici tagli alle minoranze, dal 12 al 15% rispetto ai finanziamenti precedenti. Colpiti anche gli Italiani, con le istituzioni che vivono grazie alle dotazioni governative. Tra queste la Casa editrice Edit di Fiume, una novantina di dipendenti, che stampa il quotidiano La Voce del Popolo, le riviste Panorama, La battana e Arcobaleno nonché i libri di testo per le scuole italiane in Croazia e Slovenia. Il finanziamento del ministero croato della Cultura viene praticamente dimezzato, rispetto ai 263mila euro erogati finora.

Per il deputato italiano al Sabor Furio Radin più che i finanziamenti conta il fatto che non è stato mantenuto il livello dei diritti politici della minoranze. «L'unico negoziato giusto - dice - è quello sui diritti e poi, in base alle disponibilità, sui finanziamenti. Se tali diritti ci fossero stati garantiti anche per il futuro noi deputati delle minoranze avremmo accettato i tagli finanziari manifestando la nostra solidarietà, considerata la delicata situazione economica del paese. Invece, per protesta abbiamo abbandonato l'aula parlamentare».

La dotazione del ministero della Cultura comunque è solo una delle voci di bilancio dell'Edit. Le altre fonti di finanziamento sono la vendita di merci e servizi aziendali, le dotazioni del governo croato per le spese di pubblicazione del quotidiano, il contributo di Roma a favore della stampa italiana all'estero, le dotazioni della Repubblica di Slovenia nonché delle autonomie regionali e locali. Della situazione dell’Edit si parlerà stasera a Torre, alla riunione straordinaria dell'Assemblea dell’Unione Italiana, fondatrice della casa editrice. Verrà proposta l'accensione di un mutuo per far quadrare i bilanci, di cui dovrebbe farsi garante l'Ui stessa. Radin presenterà la situazione nell’Ui alla luce delle restrizioni finanziarie di Zagabria. Sarà presente fra gli altri il presidente dell’Università popolare di Trieste Fabrizio Somma, con un messaggio preciso da portare: «Qualsiasi cosa succeda da parte di Zagabria, ricordo che Roma ha appena rifinanziato la legge 73 del 2001 per il prossimo triennio, anche con un seppur minimo aumento delle risorse; e anche la Regione Fvg ha garantito lo stesso identico importo».

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