Croazia, 007 deviati e guerra tra servizi nella faida infinita tra leader dell’Hdz

Spiate le mail del ministro dell’Interno, bufera sul numero due del Sabor. Kitarović pronta a riunire il Consiglio di sicurezza

TRIESTE Spie, servizi segreti deviati, personaggi oscuri che girano nei corridoi dei palazzi del potere. È lo scenario all’interno del quale si sta combattendo una feroce guerra intestina tra l’ala più liberista dell’Hdz, guidata dal premier Andrej Plenković e quella conservatrice, allineata al tradizionalismo dogmatico del fondatore del partito e della Croazia indipendente, il defunto primo presidente della Repubblica Franjo Tuđjman.

Una guerra che va avanti dalla primavera dell’anno scorso ma che ora ha raggiunto il suo apice dopo le rivelazioni del settimanale Nacional. A spiare le mail del ministro degli Interni Davor Božinović erano gli uomini al comando o al soldo del vice presidente del Parlamento (Sabor) Milijan Brkić. Entrambi dell’Accadizeta appartengono il primo ai fedelissimi del primo ministro, il secondo all’ala dei “falchi”, uomo di Tomoslav Karamarko. Božinović è stato anche capo di gabinetto dell’ex capo dello Stato Stipe Mesić, ambasciatore croato presso la Nato e ministro della Difesa. Uno, insomma, che della Croazia sa moltissimo. Così come ne sa moltissimo anche Brkić il quale però ha più di un scheletro nell’armadio. Prima di darsi alla politica ha lavorato ai vertici della polizia e dei servizi segreti, ma è partito subito male in quanto il suo diploma di criminologo è risultato falso. Successivamente è stato implicato in uno scandalo collaterale al cosiddetto “Affare Sms” in quanto spiava la mail della ex moglie e di altre tre donne. Brkić è anche un veterano della Guerra patria (1991-1995).

Per il caso di spionaggio ai danni del ministro degli Interni gli agenti di polizia hanno nuovamente perquisito l’abitazione di una loro vecchia conoscenza dell’Affare Sms, ossia Franjo Varga, ex poliziotto specialista per l’informatica. Varga, secondo le ipotesi d’accusa, avrebbe anche preparato falsi Sms a vantaggio dell’ex uomo più potente del calcio croato, Zdravko Mamić e dell’ex magnate Ivica Todorić crollato con il suo impero Agrokor, presentando entrambi come vittime di un complotto politico. Varga avrebbe rivelato segreti e dati riservati ai media e avrebbe contraffatto nonché inventato tutta una serie di Sms anche del premier Plenković inviati all’allora ministro dell’Economia Martina Dalić e relativi al caso del crollo di Agrokor e delle indagini sul ruolo avuto in esso dal tycoon Todorić.

Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno accusato di complicità nell’Affare Sms anche l’ex autista del ministro dell’Agricoltura Blaž Curić che è un amico e compagno d’armi di Brkić. Secondo l’accusa sarebbe stato Curić a fornire a Varga i numeri di telefono di tutti gli alti funzionari pubblici di cui l’ex poliziotto aveva bisogno per attuare il suo piano dei falsi Sms. E proprio Curić avrebbe ordinato già lo scorso anno lo spionaggio delle mail del ministro degli Interni Božinović, ma Varga avrebbe rifiutato. Secondo le indiscrezioni dei media croati invece sarebbe stato Brkić a chiedere l’attività spionistica all’ex poliziotto, accusa che il vice presidente del Sabor nega con forza sostenendo che si tratta di un complotto organizzato contro la sua persona da imprecisate «vecchie strutture dell’Udba (la polizia segreta di Tito ndr.)» senza però precisare a che cosa questo complotto mirasse e se queste «strutture» fossero attualmente attive all’interno dell’Hdz. I bene informati e conoscitori delle cose politiche croate non credono alla tesi difensiva di Brkić e parlano piuttosto di una guerra tra servizi segreti deviati che è iniziata subito dopo l’indipendenza della Croazia.

Il premier Plenković sulla vicenda non si sbilancia né prende le parti del suo ministro ma dice di attendere gli sviluppi delle indagini di polizia e giudiziarie. Stesso atteggiamento anche del presidente del Parlamento Gordana Jandorković. Chi invece ha fretta che la vicenda si concluda è la presidente Kolinda Grabar Kitarović che ha avuto in Brkić uno tra i più attivi al tempo della campagna elettorale della sua elezione. Kitarović ha chiesto agli 007 croati una relazione sull’Affare Sms e sulle presunte richieste di spiare il ministro Božinović. Valutato il contenuto dei documenti che le saranno consegnati, potrebbe anche convocare una seduta urgente del Consiglio di Stato per la sicurezza nazionale. —


 

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