Cristicchi triestino onorario dal 19 febbraio

I capigruppo fissano la data della cerimonia di conferimento nell’aula del Consiglio comunale al cantante attore-autore di “Magazzino 18”
Simone Cristicchi in scena con "Magazzino 18"
Simone Cristicchi in scena con "Magazzino 18"

TRIESTE Il 19 febbraio a mezzogiorno Simone Cristicchi diventerà cittadino onorario di Trieste. La commissione dei capigruppo di ieri ha decito di convocare per quel giorno il Consiglio comunale per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria approvata all’unanimità il 20 novembre scorso (26 voti favorevoli su 26 partecipanti con il presidente dell’aula, Iztok Furlanic, che non ha preso parte alla votazione). L’iniziativa era nata da una mozione presentata a marzo dello scorso anno dal capogruppo del Pdl Lorenzo Giorgi: l’aula l’aveva approvata in maggio ma, quella volta, non senza voti contrari e diverse astensioni da parte della maggioranza.

Il cantante e attore romano sarà presente a Trieste per una cerimonia che si annuncia particolare. «Ci saranno delle sorprese in aula che per ora non possiamo svelare» fa sapere il presidente del Consiglio comunale Furlanic che la prima volta aveva votato contro alla proposta della cittadinanza onoraria e poi si è astenuto dal voto.

Simone Cristicchi in scena con "Magazzino 18"
Simone Cristicchi in scena con "Magazzino 18"

Simone Cristicchi è da tre anni in tour in Italia con “Magazzino 18”, che racconta la storia dell’esodo istriano-fiumano-dalmata. L’appuntamento di Trieste si inserisce tra lo spettacolo al Teatro Orsaria di Premariacco (Udine) e quello al Teatro Busan di Mogliano Veneto (Treviso). Il cantautore romano del resto non ha mai negato l’onore di tale riconoscimento: «Se dovessi scegliere una città dove andare a vivere non avrei dubbi, sarebbe Trieste» ha dichiarato Cristicchi. Dal sindaco Roberto Cosolini ha già incassato il sigillo trecentesco.

E lui ormai si sente un triestino (oltre che istriano) di adozione. Tanto che adora il Pelinkovac e si muove tra Cittavecchia e il resto della città come fosse un nativo. L’aver sdoganato con leggerezza, soprattutto a sinistra, le tematiche dell’esodo e delle foibe ne ha fatto quasi un eroe popolare. È riuscito con uno spettacolo musicale a rompere un tabù che durava da più di 60 anni. La cittadinanza onoraria? «Sarei onorato, credo che la città mi abbia adottato. Trieste ha tenuto a battesimo lo spettacolo che poi ha inanellato più di 120 repliche. Ma è innegabile che l’idea sia partita da lì, come è partito da lì da questo luogo simbolo» fa sapere.

Come triestino onorario Cristicchi si trova in più che onorevole compagnia. Divennero triestini onorari, ad esempio, Fiorello La Guardia, mitico sindaco di New York cresciuto proprio qui e poi Auguste e Jacques Piccard, scienziati e oceanologi di chiara fama, Antonio Segni, presidente della Repubblica. E ancora Abdus Salam, Premio Nobel della Fisica nel 1979, Biagio Marin, Carlo Rubbia e Ottavio Missoni. Nella lista ci sono anche il pugile Nino Benvenuti, il francese Antoine Bernheim che guidò per più lustri il Leone delle “Generali” e Corrado Antonini di Fincantieri. Tutti cittadini onorari come Simone Cristicchi. (fa.do.)

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