Crisi Wärtsilä a Trieste, Folgiero: “Fincantieri giocherà un ruolo trainante”
L’ad di Fincantieri ha fatto il punto sulla crocieristica, con «percentuali di occupazione tornate a livello ante Covid»

TRIESTE. "Nella vicenda dello stabilimento Wärtsilä di Trieste ribadisco il massimo impegno di Fincantieri, com'è sempre stato, ad essere un grande cliente di quello che è stato prodotto e di ciò che verrà prodotto in quel pezzo di territorio. Fincantieri non costruisce motori e non può costruire motori, visto che si costruiscono su licenza. Sono tre le aziende al mondo che fanno motori per le navi. Noi li compriamo. Tuttavia, qualunque cosa si farà in quello stabilimento, che ha a che fare con una nave, continuerà a essere un grandissimo impegno di Fincantieri. Saremo un cliente stabile, di lungo termine, un partner tecnologico nell'evoluzione, un co-innovatore: possiamo esercitare un ruolo sicuramente trainante per una produzione dove c'è una logistica così forte e dove c'è così tanta industria intrecciata".
È l'impegno che l'a.d., Pierroberto Folgiero, ha assicurato a margine della visita alla Lef, accompagnato dal presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti.
"Questo non significa che non ci sia una grandissima partecipazione - ha concluso - e noi ci siamo messi fin dal primo momento in prima fila per cercare di reggere un colpo che non serviva, che non ci voleva, che fa male alla filiera e, in un certo senso, fa male anche alla Fincantieri".
«Sulle navi da crociera le percentuali di occupazione sono tornate quelle ante Covid: tutte le navi e tutti gli armatori hanno rimesso in esercizio l'intera loro flotta» ha poi aggiunto l'ad Fincantieri. In «pandemia hanno avuto una sofferenza finanziaria enorme, che ora si deve in qualche maniera rimarginare attraverso la generazione di cassa di questa ripartenza turistica. I segnali sono senz'altro positivi: non ci sarà la crescita a cui siamo stati abituati gli anni passati, ma c'è sicuramente un mercato indirizzabile. Fincantieri e noi siamo su tutte le opportunità, su tutti gli armatori, su tutti i prodotti».
Folgiero ha ricordato che oggi «l'obiettivo è portare in crociera persone che storicamente non hanno mai viaggiato su una nave di quel tipo. Quindi, nascono questi segmenti che vanno sopra al premium e arrivano fino al lusso. Abbiamo preannunciato Four Seasons, che se volete è un sette stelle galleggiante: più un mega yacht che una nave da crociera. Questo per dire che Fincantieri è grado di andare a prendersi la crescita che c'è in qualunque segmento, con qualunque tipo di armatore».
«Per questo il nostro piano conferma la capacità di supportare questo settore - ha concluso -: chiaramente con l'aiuto dell'export credit. Non c'è business delle crociere senza Sace, Simest e l'aiuto di Cdp nei casi previsti specificamente per il suo coinvolgimento. Questo è quello che fanno i tedeschi, questo è ciò che fanno i francesi, secondo le regole Ocse, e questo è quello che dobbiamo continuare a fare: lo sottolineo sempre che non c'è business del Cruise senza un supporto, in linea con il passato, forte e convinto, come peraltro , da parte del sistema Sace, Simest, Cdp».
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