Crisi Kipre, la famiglia dei prosciutti Dukcevich opta per il concordato
TRIESTE "Kipre Holding S.p.A., capogruppo, e le società controllate King’s S.p.A, Principe di San Daniele S.p.A. e Sia.Mo.Ci. s.r.l. informano di aver confermato il mandato per il deposito di istanze ex art. 161 L.F. (cosiddetto “concordato prenotativo”) ai legali incaricati, a tutela del patrimonio aziendale e degli interessi dei creditori". E' questo il contenuto principale del comunicato stampa diramato nelle ultime ore dalla famiglia Dukcevich, che guida con Kipre sei stabilimenti nel settore salumiero tra San Dorligo della valle, San Daniele del Friuli, Sossano (Vicenza) e la provincia di Parma (Langhirano e Marzolara).
Dopo l'annuncio attraverso un avviso a pagamento pubblicato nei giorni scorsi sul “Sole 24 Ore”, in cui veniva denunciata l'impossibilità di rilanciare l'azienda che ora si trova in una fase di difficoltà aziendale, dovuta a temporanei problemi di carattere finanziario, la Kipre ha deciso di seguire la strada del concordato prenotativo, detto anche di riserva o in bianco. La richiesta - che non incide in alcun modo sulla produzione che tutt'ora continua -, accompagnata da una relazione della situazione patrimoniale, econimica e finanziaria della holding, dall'elenco dei creditori e dai bilanci, è stata consegnata al tribunale, che dovrà poi riferire sulla sua ammissibilità o meno.
L'azienda ha inoltre riferito che gli incarichi di advisor legale ed advisor economico-finanziario sono stati assegnati rispettivamente agli avvocati avvocato Vincenzo Ussani d’Escobar ed Marco Lacchini, entrambi con studio in Roma, cui sono state affidate la ricerca e definizione delle migliori soluzioni.
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