Crisi industriali a Trieste, sabato il corteo: «Vogliamo difendere lavoro e territorio, 800 i posti a rischio»
La mobilitazione dei sindacati per Flex, U-Blox e Tirso, aderisce Confindustria. Il sostegno del vescovo Trevisi. La partecipazione di Rosolen e Bini
![La protesta alla Flex di Trieste Foto Massimo Silvano](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/1h3duo7x80to8re7wxw/0/copia-di-copy-of-image_144461728.webp?f=16%3A9&w=840)
L’obiettivo del sindacato è creare un’unione di forze come fatto per Wärtsilä. E i riscontri della vigilia sono positivi: alla manifestazione di sabato 8 febbraio a Trieste a difesa di Flex, U-Blox e Tirso saranno presenti la Regione, Confindustria Alto Adriatico, la politica. E il vescovo, monsignor Enrico Trevisi, fa sentire la sua voce a sostegno di siti produttivi e occupazione. Non poca occupazione: secondo i segretari della metalmeccanica i posti a rischio sono 800, indotto escluso.
I sindacati
«Il solo modo per riportare le aziende sul tavolo di trattativa è mostrare compattezza», dicono Alessandro Gavagnin di Fim Cisl e Antonio Rodà di Uilm Uil, impegnati ieri con Fiom Cgil nel volantinaggio per informare della manifestazione che inizierà alle 9.30, col concentramento in piazza Oberdan cui seguirà un corteo - aderiscono anche Usb e Ugl - che si chiuderà in piazza della Borsa per i comizi dei lavoratori delle tre aziende e dei rappresentanti Fiom, Fim e Uilm. «Unione» è il concetto che Gavagnin e Rodà ripetono. «Associazioni di categoria, istituzioni, sindacati, comunità devono remare nella stessa direzione», ribadiscono i due segretari evidenziando, come punto di riferimento, il percorso che ha consentito di non disperdere il patrimonio industriale legato a Wärtsilä, pur con il cambio di settore produttivo.
Confindustria
Le risposte non mancano. Il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, domani in corteo presente pure il direttore dell’associazione Massimiliano Ciarrocchi, dice che «è corretto muoversi quando ci sono ragioni condivisibili da parte di tutte le forze del lavoro, della politica, delle istituzioni per contrastare comportamenti fortemente sbagliati come quelli della vertenza Flex». Le trattative? «Difficoltosa proprio quella su Flex, mentre sono molto ottimista su una positiva chiusura per Tirso».
Il vescovo
Monsignor Trevisi, citando la Commissione diocesana per i problemi sociali e del lavoro – che invita «i concittadini a partecipare alla manifestazione a supporto di questi lavoratori, con l’auspicio che questa compattezza possa aiutare» –, annota come «il futuro della nostra comunità passa anche dalla tutela del lavoro in sinergia con la promozione del nostro territorio». E fa sapere di aver raccolto da molti cittadini «la preoccupazione che la chiusura di stabilimenti renderà la nostra comunità più fragile e più povera». Precisando di non essere «in grado di dare soluzione», «sento la necessità - prosegue il vescovo - di mantenere l’attenzione su diverse fragilità: difesa dei posti di lavoro, adeguati servizi, promozione di opportunità per i giovani». «Non basta vivere in una bella città: occorre che essa sia attraente anche per le opportunità di lavoro, dai Centri scientifici di ricerca alle fabbriche, passando per il turismo e i servizi finanziari e assicurativi. Sono problemi grandi, sui quali è bene mantenere viva l’attenzione, il confronto e le proposte... ma anche la tutela non solo dei nostri siti produttivi ma delle conoscenze e competenze qui accumulate», riflette il vescovo.
Il corteo in città
In corteo, sabato – «manifestazione non contro qualcuno», precisa Rodà –, «ma per tutelare gli insediamenti industriali e porre le basi per nuovi» –, anche la giunta regionale, con Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini. «Ci sarò – dice l’assessore al Lavoro – a conferma del costante impegno della Regione» con «ogni misura utile per tutelare tessuto industriale e posti di lavoro dell'area giuliana. Non accetteremo comportamenti lesivi del territorio e agiremo compattamente usando tutti gli strumenti a disposizione, come in passato». «Di fronte al comportamento irresponsabile di una multinazionale come Flex – così Bini – non posso che scendere in piazza a fianco di lavoratori e famiglie, sindacati e associazioni di categoria. La Regione si sta adoperando con ogni mezzo per risolvere questa e le altre vertenze in corso, Tirso e U-Blox». La mobilitazione ha già ricevuto l'adesione compatta dei partiti del centrosinistra: «Saremo in piazza per tenere aperta la porta della speranza nel futuro», ricorda la segretaria regionale Pd Caterina Conti.
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