Crisi in Comune e stop al bilancio, Ziberna: «Persone non affidabili fanno uno sgambetto alla città»
Marco Bisiach
L’immagine potrebbe essere quella di un comandante al timone, in mezzo alla tempesta, e con uno scoglio appuntito all’orizzonte. Tiene la barra dritta, ma, ad oggi, non può sapere ancora come e se uscirà dal fortunale. Il comandante è il sindaco Rodolfo Ziberna e il Comune la sua nave, mentre la tempesta è quella scatenata dagli attacchi incrociati di avversari e (a questo punto ex) alleati, e lo scoglio l’approvazione del bilancio di previsione che dovrà arrivare ad ogni costo nella prossima seduta del Consiglio comunale, per evitare le dimissioni (da lui stesso annunciate) e il commissariamento.
Sindaco Ziberna, si sente sotto assedio?
Francamente guardo quel che accade quasi in modo distaccato, perché il mio vero problema e la mia priorità è lavorare. Forse qualcuno non si rende conto che nel mondo, in Italia e, quindi, anche a Gorizia questo è un momento a dir poco problematico, e per uscirne bisogna lavorare, possibilmente dieci volte più di prima. In tutto questo c’è però chi pensa a fare gli sgambetti, di certo non nell’interesse dei cittadini, come nel caso del bilancio di previsione. Lo dico chiaro e tondo: chi voterà contro il bilancio, voterà contro la città, non contro di me.
Teme di dover arrivare a quelle dimissioni che ha ventilato in caso di bocciatura?
Non ho tempo di pensare ai giochi e alle strategie messi in atto da qualcuno, il mio obiettivo è solo il bilancio da approvare, penso a quello e a lavorare per la città, accada quel che accada.
Si è fatto un’idea di come si è arrivati a questa situazione, e perché proprio ora? Non è che le prospettive e le risorse legate alla Capitale europea della Cultura 2025 aumentano la voglia di un posto al sole?
Quella del 2025 sarà un’opportunità unica, da non mancare. Ecco perché serve collaborare, non pensare a se stessi. La mia porta sarà sempre aperta per chi cerca collaborazione, chiusa per chi fa i propri interessi. E anche in futuro, a prescindere da chi sarà in maggioranza e chi in opposizione, il mio appello andrà sempre in questa direzione.
In ogni caso la volata elettorale pare già iniziata...
Se determinate posizioni sono dettate da interessi personali, è bene chiarire subito che questi non porteranno da nessuna parte. Chi corre contro il centrodestra e il suo progetto per la città ora, non potrà essere un alleato in futuro.
Pensa di aver commesso degli errori? Cosa si rimprovera, nei rapporti interni alla maggioranza che si sono guastati?
Evidentemente qualcosa non è andato nel modo giusto, ed è venuto meno quel dialogo essenziale tra la giunta e la maggioranza che la sostiene. Ma io posso dire di aver sempre sollecitato, fin dall’inizio, questo dialogo, suggerendo di incontrarci in modo stabile, anche senza incombenze o motivazioni specifiche, semplicemente per confrontarci. Lo stesso dialogo al quale sono e resterò aperto con la minoranza.
Che però la pensa esattamente nel modo opposto.
C’è un dato che dice molto: rispetto ai mandati del sindaco Ettore Romoli, il Consiglio comunale ci costa tre volte di più, riunendosi più spesso. Ma è il costo legittimo della democrazia, uno strumento che va usato, e non solo sbandierato. Per questo non posso essere accusato di non dare spazio al confronto e alla democrazia.
I segnali di poca fiducia arrivati in questi mesi dunque non la condizionano, lei alle elezioni ci sarà?
Se candiderò o meno lo deciderà ovviamente anche la coalizione, ma posso dire che di certo questi messaggi non mi condizionano, e vado dritto per la mia strada. Perché sono messaggi che arrivano da persone che dimostrano di essere inaffidabili.
A proposito di alleati, Coraggio Italia attraverso le parole del deputato Pettarin le fornisce un assist, invitando il Consiglio comunale ad un atto di responsabilità e all’approvazione del bilancio. Eppure in aula...
Apprezzo che Brugnaro e Toti dicano di essere a sostegno del centrodestra, ma visto che alla prova dei fatti chi è schierato con loro come il consigliere Roldo mira ad abbattere un sindaco di centrodestra, delle due l’una: o Brugnaro e Toti sono fuori dal centrodestra, o c’è chi agisce dentro al loro schieramento per i propri interessi.
Come sono invece i rapporti interni all’asse Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia, a Gorizia?
Direi splendidi, e lo dimostra la nostra unità d’intenti. Forza Italia sta risalendo, è un partito in salute, all’interno di un quadro politico che ha una dinamicità incredibile rispetto al passato, e propone continue variazioni. Ma Forza Italia ha dato dimostrazione di serietà, di buon senso e di capacità di governo. Sono convinto che resti e resterà un punto di riferimento importante all’interno del centrodestra, assieme a Lega e Fratelli d’Italia. —
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