Crisi Flex, i sindacati: “Se è vera l’ipotesi di vendita degli immobili pronti a occupare la fabbrica”

La Regione Fvg: “Se l’ipotesi fosse confermata, costituirebbe un comportamento gravissimo dell’azienda nei confronti delle parti sociali, delle Istituzioni e soprattutto dei lavoratori”

Roberta Mantini
La manifestazione dei lavoratori ex Flex, ora AdriaTronics (Lasorte)
La manifestazione dei lavoratori ex Flex, ora AdriaTronics (Lasorte)

«Se vengono confermate le voci che girano in merito all’intenzione di chi controlla AdriaTronics di vendere gli edifici siamo pronti a presidiare ed occupare la fabbrica».

È questo quanto comunicato dai rappresentanti sindacali ai 350 dipendenti della ex Flex, ora AdriaTronics, durante l’assemblea indetta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm e Ugl, assieme alle Rsu, questa mattina davanti ai cancelli dell’azienda per fare il punto sulla situazione e condividere con i lavoratori delle preoccupazioni.

Tra queste le voci che girano nelle ultime ore, non confermate, che FairCap - AdriaTronics abbia espresso la volontà di vendere gli immobili, azione molto lontana dagli impegni presi davanti al governo. «Se questa intenzione viene confermata - proseguono i rappresentanti sindacali - siamo pronti ad attivare dei presidi permanenti ai cancelli come fatto in passato con Wartsila e siamo pronti anche a fare azioni di occupazione della fabbrica».

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«Lo diciamo chiaramente, e ci assumiamo la responsabilità,: non permetteremo lo smantellamento del sito».

"Apprendiamo da fonti sindacali della presunta intenzione da parte dell'amministratore delegato di Adriatronics di voler procedere alla messa in vendita dell'immobile di Strada al Monte d'Oro, ex Flextronics di Trieste. Qualora un tanto fosse confermato, costituirebbe un comportamento gravissimo nei confronti delle parti sociali, delle Istituzioni e soprattutto dei lavoratori. Raccomandiamo caldamente al Fondo di rispettare il percorso intrapreso senza fughe in avanti e unilaterali che hanno il solo effetto di complicare ulteriormente il percorso di reindustrializzazione e tutela occupazionale del sito già pregiudicato dalle scelte di Flextronics".

 

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Lo affermano in una nota congiunta gli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emilio Bini, e al Lavoro, Alessia Rosolen.

"La Regione utilizzerà, in tutte le sedi, ogni strumento disponibile per contrastare un'operazione dai contorni sin dall'inizio poco chiari e trasparenti, richiamando alle proprie responsabilità non solo l'attuale proprietà ma anche la sua dante causa" concludono i due esponenti della Giunta del Friuli Venezia Giulia.

 


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